pizza, piadina e altro
Salve a tutti, come dice il mio nickname sono una neofita assoluta in tutto, pizza, piadina, cucina e altro. Pero' sto cominciando a cimentarmi (a scopo ovviamente amatoriale). Mi scuso quindi anticipatamente per le mie domande estremamente banali.
Innanzitutto a proposito di piadine ( di cui ho letto qulache discussione), pur essendo una neofita in tutto il resto, ne sono una esperta mangiatrice.
In qualche discussione su altri forum (si possono mettere link?) ho letto che di ricette di piadina ce ne sono tante, ma che la vera piadina di Rimini (e non la piadina romagnola in genere, cosa diversa per spessore e consistenza), non richiede ne' lievito, ne' bicarbonato, ne miele, ne' latte, ne yogurth, come ho letto qui in altri post. Si parla invece di farine; per la piadina infatti (a differenza della pizza) e' necessaria una farina debole.
Io, timidamente, ho provato la ricetta del link (senza nessuno degli ingredienti sopra citati) e al sapore mi ha ricordato molto quella che mangio d'estate a Rimini. Se e' consentito aggiungero' il link.
Vengo invece alla mia domanda sulla pizza.
Ho appena finito un corso amatoriale per pizza in teglia a lunga lievitazione 24 h (in frigo), il cui impasto e' costituito dalla spezzatura di due farine, 50% farina comune e 50% manitoba, e con una idratazione al 75%.
Al momento della stesura (e' previsto l'utilizzo della farina di semola sul banco) il mio impasto, quando viene portato in teglia, risulta molto secco e rugoso come se avesse assorbito molta della semola che era sul banco, alterando credo il sapore e la consistenza finale della pizza.
Da cosa dipende? dall'impasto lavorato male, dalle farine utilizzate, dalla troppa semola versata?
Altra domanda: un impasto per teglia, puo' essere lavorato in maniera tale da renderlo di forma tonda per essere cotto nei fornetti elettrici casalinghi (G3 Ferrari)?
Grazie e mi scuso ancora delle domande banali in questo ambito pieno di grandi professionisti
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