Prova che ti riprova, un pò di lievito in più, 2 ore in più di maturazione, una in più di lievitazione, cambia la farina, meno olio, più sale.......... e vai e vai.
Ammazza, è diventato un impegno piacevole a tempo pieno questa abitudine di sperimentare.
E dire che a volte spesso si torna sui passi compiuti e si rispolverano vecchie ricette, consigli e abitudini.
In questo momento io affronto il dilemma, Caputo (casalinga) lievitazione a temperatura ambiente versus Tre Mulini (o Molini????) con uso del frigo.
I risultati sono buoni in ogni caso ma, almeno per il mio gusto,con la caputo ottengo una pasta, il ui cornicione ad esempio, quando addentato si ha la sensazione che sfregoli al contatto col palato, come se fosse cioè croccante in superficie ma morbido all'interno.
Stessa sensazione non l'ho ancora ottenuta con l'altra farina e soprattutto con l'uso del frigo.
Il preambolo prolisso serve per introdurre la domanda, è solo una questione di gusto oppure le diverse farine e i diversi procedimenti possono portare a risultati altrettanto diversi anche nella percezione del gusto?
In questo ci includo anche il fatto che ad esempio, nel caso di uso del frigo, io non sia ancora riuscito a centrare i tempi di maturazione e di lievitazione.
Pensate che per la Tre mulini ho ricevuto consigli per max 12 ore di maturazione e 6 di lievitazione ma per adesso sono a 14 ore di maturazione e 9 di lievitazione con risultati migliori ma non ancora soddisfacenti.
Non voglio assolutamente criticare i consigli ricevuti, sia ben chiaro, ma il successo di questi ultimi è dovuto secondo me anche da come siamo in grado di recepirli e di metterli in pratica, da qui l'esigenza di personalizzare il tutto.
Una cosa che a me serve tantissimo, oltre a chiedere il parere degli esperti, è quello di leggere continuamente i commenti e le sensazioni riportate su ogni post, dal quale poterne trarre sempre stimolo e motivo di riflessione.
Saluto altrimenti sto mese non mi danno la busta paga.....

Mario
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