pizza a lunga maturazione: come procedo una volta tolto dal frigo l'impasto?
buongiorno a tutti.
questo l'impasto :
1000g farina per pizza lunga maturazione molino quaglia w 340
850g acqua 4°C circa
3g lievito secco
30g sale
45g olio evo
raggiunta la cordatura dopo circa 25 minuti. finito l'impasto messo subito in frigo a 4°C. ora, dopo circa 40 ore, lo tolgo dal frigo. come devo procedere adesso? nello specifico, tolto l'impasto dal frigo :
dopo quanto tempo preparo il panetto?
fatto il panetto dopo quanto tempo lo stendo in teglia?
a che temperatura lascio riprendere il panetto?
tante grazie.
Buongiorno Jaromil,
il panetto lo puoi preparare appena tolto dal frigo in quanto con l'impasto freddo avrai meno difficoltà vista l'alta idratazione. Dopodichè la lievitazione a TA dipende da che temperatura hai nel locale, più è alta e meno devi far lievitare l'impasto e viceversa. Ti regoli vedendo la pasta ad occhio, se è raddoppiata allora la metti in teglia e lì fai lievitare ancora per 1-2 ore poi condisci e inforni.
Un saluto.
ciao
limportante uscire limpasto alla temperatura di 24-25 gradi.
i panetti li puoi preparare il giorno successivo allimpasto e poi rimetti di nuovo in frigo x il giorno seguente.
x la lievitazione fai come di ha detto Simone.
ciao Gianni
[quote=il rusticone]
i panetti li puoi preparare il giorno successivo allimpasto e poi rimetti di nuovo in frigo x il giorno seguente.
è giusto come dice Gianni, fai lo staglio il giorno dopo e poi rimetti ancora in frigo...questa sarebbe la tecnica esatta per la teglia alla romana.
Ciao
buondi jaromil..
parli di lunga maturazione e dici 4 ore di frigo...
non saranno poche per una w 340?
ciao
ale
[quote=a76]
buondi jaromil..
parli di lunga maturazione e dici 4 ore di frigo...
non saranno poche per una w 340?
ciao
ale
ciao Ale vedi che non hai visto bene sono 40 ore.
certo che il sudamerica non ti sta facendo proprio beneeeeeeeeeeeeeeeee
un abbraccio Gianni
aahhahah grande gianni...sono cotto!
lavoro senza giorno di riposo da un paio di mesi e quando posso vado a farmi 2 "esercizi" in pizzeria per non perdere l'abitudine....
stai zitto gianni che mia moglie vuole tornare in italia....oddio non vedo l'ora..dio al volesse!
ho gia' contattato il mio vecchio datore di lavoro e mi ha detto di farmi vedere...
magari gianni tra circa 1 mese quando sali da tuo figliolo ci si vede!!!!!
mi tocco speriamo sia davvero cosi'!!!!
attacca skype gianni!
te tutto ok,lavoro e famiglia?
una cosa:ho aperto un post sui forni napoletani..lo leggi e mi dici la tua per favore?
un abbraccio intercontinentale- per ora-
alessio
Ciao,sono Osvaldo,vatti a leggere il post precedente (DOSI PER MARGHERITA ALLA ROMANA),troverai la spiegazione nei minimi particolari.Ciao Osvy.
grazie a tutti per i vostri interventi. allora come suggeritomi proverò a fare il panetto a metà della maturazione. osvaldo, sono incuriosito dal post che mi hai indicato ma purtroppo non lo trovo. sapresti dirmi a che pagina si trova?
buon lavoro.
ho trovato il post...cercavo nel forum sbagliato...che invornito...un saluto a voi tutti...
Ciao sono Osvaldo,ti do una dose in kg sulla farina:kg.1 farina 320-340w+gr.0,750 acqua rubinetto+gr.3,5 lievito+gr.30 sale+gr.30 olioextravergine,l'impasto dovrà avere una temp.di 23-25 gradi.Se andrai oltre,dovrai abbassare la temp.dell'acqua.Procedimento.Metti acqua per il 50%,poi la farina+il lievito,parti in 1 velocitàx2-3 minuti,poi passi in 2 velocità,e metti altra acqua circa il20-30%di quella rimasta,poi metti il sale,poi l'olio sempre a filopoi il resto dell'acqua,fino a quando sarà bella liscia.Fai riposare l'impasto per circa2 ore,poi lo metti in frigo a +4 gradiper 24-48 ore,e anche oltre,ma fermati a 24-36.POI fai i pani,che per la teglia 60x40 dovrebbero essere di circa 7-800 grammi,fatti ipani li farai riposare da1 a2 ore vedi tu,poi li allarghi in teglia,condisci,10-15 minuti ancora ed inforni in elettrico a 250-280gradi.per le farciture,2-3 giorni fa abbiamo tenuto tutto un post proprio apposta,cercalo e lo trovi,io ho dato molte idee,credo ad alex31.Per le quantità,dovrai regolarti tu,ma di certo non sono quelle che determinano i prezzi.Poi se vuoi,con calma vedremo anche quelli.Ciao Osvy. P.S.Il post era farciture più richieste,era di domenica scorsa ed era per Alex 31.guardalo che è interessante.Riciao Osvy. Per il condimento del pomodoro,io metto su 1 kg gr.10 sale+gr.50 olio evo,quindi per il barattolo da 2,5 kg metto gr.25 sale+ gr.125 evo.Mo basta però è.
QUESTA INVECE è LA SPIEGAZIONE DEL MAESTRO MAURIZIO CAPODICASA.
Periodo di extra lavoro, per cui sono stato poco sul Forum : vedo ancora che si parla di pizza in teglia alla Romana, parliamo invece di impasto per pizza in teglia ,in merito ho già risposto per la discussione " ALLA ROMANA " .Vorrei chiarire ciò che riguarda questo argomento , sarò forse un pò lungo ,poi ognugno trarrà le sue conclusioni con relativi pareri più o meno positivi in merito.Nel 1991 Pizza e Pasta Italiana ha ideato insieme al sig. Di Marco e Angelo Iezzi la prima scuola di pizza in teglia , dove si insegnava tecniche di impasto con lavorazione a freddo e maturazione in frigo.Da questa scuola su insegnamento di DI MARCOsono usciti insegnanti come IEZZI,MENON,CAPODICASA, e forse qualcuno di cui al momento , e me scuso, non ricordo il cognome.Questa tecnica di lavorazione è basata sul freddo e nell'usare farine con w elevato ( 320-360),per poi dopo eseguito l'impasto farlo maturare in frigo x un tempo variabile da 24 a 96 ore , dove a mia discrezione (minimo 22 ore) lavorato ( si fanno le pagnotte , riposo , stesura farcitura, infornare).Questa la prassi di lavoro.Per l'impasto invece cè da chiarire e dire alcune cose,personalmente le insegno insieme a DI MARCO da circa 20 anni dove in queso arco di tempo sono state affinate tecniche che inizialmente non venivano effetuate.IL TUTTO SEMPRE CON LO SCOPO DEL PRODOTTO CHE SI VUOLE OTTENERE.Cè da dire che importante sono le temperature iniziali nel fare l'impasto e le temperature di mantenimento di esso durante il riposo in frigo.Questa tecnica parte da una temperatura iniziale che varia da 7 a 13 gradi al massimo,più è freddo e migliore sarà il risultato finale,per cui si usa ghiaccio con acqua o addirittura farina messa in frigo x 12 -14 ore x cui possiamo partire da temperature molto basse.Il fatto di usare 80% iniziale di acqua serve solo a scaldare inizialmente l'impasto ( attrito maggiore ) per poi portarlo alla temperatura finale di un massimo di 24 gradi.Quindi si parte freddo e poi si arriva al caldo.Conviene sempre partire dall'acqua onde evitare grumi durante la lavorazione, poi la farina, indi il lievito e si fa partire l'impastatrice, in 1° vel. per 1 - 2 min. poi passiamo alla 2° vel. per scaldare l'impasto dove durante questa fase vado a consumarmi parte dell'acqua ( 20%) mettendola intorno pian piano o al centro per portare l'impasto intorno a 20 gradi ,si aggiunge il sale ,sempre in 2° vel. poi di seguito una volta assorbito, l'olio (in 1° vel. ) e in finale si porta sempre in sec. velocità l'impasto vicino alla temperatura di 22- 24 gradi ,variabile in funzione di una temperatura ambiente più o meno bassa ( 20 gradi) opp alta super. 25 gradi ,cioè in ambienti freddi siamo al finale a 24 , viceversa per un ambiente caldo.Il tutto si fa riposare x circa 2 ore (variabile naturalmente sempre in funzione dell'ambiente)dove in questo tempo si fanno piccoli giri vasca ( 2-3) con cadenza sempre variabile in funzione ambiente ( 15 min x freddo -1 ora circa x caldo).L'impasto con questi piccoli giri non fa altro che asciugare e prendere forza .Ricordare che la lievitazione asciuga l'impasto.Al termine si mette in frigo e si fa MATURARE.Il resto è subordinato a ceste di contenimento( direi circa 15-16 kg. impasto x cesta).Lo staglio va fatto in cassette alte 7 cm , fatto riposare x il raggiungimento della temperatura giusta x la lavorazione.Questo è quanto e non ci sono tecniche x fare questa lavorazione diverse a mio parere ,poi ognuno se la gira come vuole ma questa è quasi sempre stata la tecnica insegnata e TRASMESSA DA DI MARCO A IEZZI,MENON,CAPODICASA.
__________________
Maurizio Capodicasa
UN SALUTO GIANNI