PER FALCON
[La domanda è autoesplicativa]
Bello il tuo username, se era Marinara facevi prima, comunque...;-))). Io voglio credere che i vari " correttori " come grassi di vario tipo, patate, uova, latte, fecola, maizena, etc. etc., vengano adoperati solo per la pizza in teglia, quella altina, cotta in forni elettrici, per ottenerla morbida, saporita o comunque personalizzata alla zona di produzione e al tipo di clientela cui è destinata.
Tutt'altro discorso è per la vera pizza napoletana, dove è ammessa la partecipazione straordinaria di un pò di olio nell'impasto, se si usa il forno elettrico; ma già ci discostiamo dalla verace, in quanto rapidità di cottura e aroma sono esclusività di un buon forno a legna.
Durante quest'estate in vacanza in un agroturismo, ho avuto il piacere di avere a disposizione un vero forno a legna, adoperato dai vari animatori per mostrare ai ragazzi come si faceva il pane e le pizze;
mi soffermo sulle pizze: usavano lievito istantaneo e appena fatto l'impasto, stendevano col matterello e ficcavano in forno.
Non vi dico neanche cosa usciva fuori, eppure tutti erano entusiasti di quei biscotti travestiti da pizzette.
Allora mi son detto: domani le faccio io.
Sono andato al paese più vicino e ho procurato l'unico lievito decente in circolazione, quello liofilizzato, secco, in bustine.
Verso le 16.00 ho impastato 3 kg. di farina normalissima, 1 bustina di lievito, due cucchiai colmi di sale, e acqua quanto bastava per ottenere un impasto di giusta consistenza ( e qui mi rivolgo a tutti quelli che chiedono: quant'acqua?, quanta farina?), in questo caso circa 1,6 litri;
si! ho messo quasi 2 kg di farina per litro ( pensa che attualmente uso la farina spadoni col pulcinella che per un litro d'acqua ne va non più di 1,6kg.
Ho lasciato riposare il tutto per una mezz'oretta, quindi ho fatti i panielli da 200g. circa, messo su tavola di legno e coperta con una tovaglia umida.
Alle 22.00 circa abbiamo acceso il forno ( prefabbricato) e verso le 23.30 abbiamo fatto le prime pizze ( una ventina ), le prime si sono subito avvampate perchè c'era troppo calore, ma dopo, ragazzi, un'emozione unica, le pizze si alzavano che era uno spettacolo, cottura in un paio di minuti, risultato, nonostante l'uso di passata di pomodoro, mancanza di basilico, e mozzarella tipo galbanino, eccezzzionale ( sarà stata la maglietta di www.Pizza.it che sia io che mia figlia indossavamo). E quì il mio pensiero è andato al di là dell'olltrePo Pavese, dove mi trovavo, a trovare Fiocco, Mexpizza, Ciro, Marco, Pizzamike, Merlino, Pizzocchero, Turbopizza, e tutti gli altri con cui mi scuso se non li nomino ( sarebbero tanti), con i quali condivido questa passione.
Morale: un impasto fatto in maniera decente, ingredienti di mediocre qualità, un forno a legna appena accettabile, ma tanta passione, hanno dato risultati fantastici... pensate quindi a cosa dovrebbe uscire da un forno doc, con un impasto fatto a regola d'arte, con ingredienti di prima qualità!
Invece in tante pizzerie si ostinano a stendere il disco quando il panetto è ancora freddo di frigorifero, fatto sicuramente con aggiunta di grassi, a fare dischi 33 cm. con 180 grammi pasta, con su 1/kg di formaggio a cubettini che dopo 5 minuti ( il tempo di mangiare 1/3 di pizza) si solidifica formando uno strato come una seconda pizza, ti rimane sullo stomaco per tutta la notte, e cotta per circa 10 minuti....
Per la pizza fatta in casa che mi chiedi, sicuramente puoi ottenerla, tipo focaccia, o pizza in teglia come si usa dire; è chiaro che la temperatura dei forni domestici tradizionali limitano il risultato finale, ma seguendo gli infiniti consigli degli amici del forum, sicuramente puoi fare delle ottime pizze.
Io ho provato ad infornare una pizza stesa su carta da forno, ottenendo risultati nettamente migliori rispetto all'uso della teglia.
Questo perchè la teglia essendo fredda, impiega tempo per riscaldarsi e per cuocere la pizza; invece infornando velocemente la pizza sulla carta, operazione un pò complessa in quanto bisogna adagiare il tutto su un supporto tipo pala, aprire velocemente il forno alla temperatura max. e lasciar scivolate la pizza con la carta sulla placca bollente e chiudere subito.
Così facendo la pizza piglia la classica " botta di calore " per cui si gonfia e cuoce prima, e assume un aspetto che è una via di mezzo tra quella in teglia e quella cotta in un forno a legna su mattone.
Un ultimo consiglio: visto che la placca del forno ha il bordo, per infornare, siete costretti ad inclinare la pala, rischiando fastidiose fuoriuscite di pomodoro; risolvete il problema, mettendo la placca capovolta, a metà nel forno.
Una variante potrà essere l'accensione del grill a metà cottura.
Saluti Falcon