impasto poolish:maurizio capodicasa,rusticone,pizzatatoo,o chi ne sa... 🙂
ciao a tutti,ringrazio in anticipo chi mi darà una mano.io vorrei capire un po meglio la tecnica del poolish perchè ho letto qui diverse cose tra cui alcune "contrastanti" per cui volevo chiedere a chiunque fosse in grado di spiegarmi dove come e quando si utilizza il poolish e in piu un esempio di impasto da 5 litri(tenete presente che farei un impasto standard : 1,8 farina,4050 sale 4050 olio lievito(meglio quello secco o quello fresco per il poolish?) malto se la farina non e matura). poi per la puntata e l apretto?posso mettere le palline in frigo e conservarle in modo da impastare 2 volte a settimana?
GRAZIE A TUTTI IN ANTICIPO E UN SALUTO CARI E STIMATI COLLEGHI 🙂
ciao Simone
io sto provando il poolish di dico come ho fatto io:
x la prima fase:
lt 3 di acqua
kg 3 di farina di forza ( io ho usato ALIMONTI 300-320w
GR10 DI LIEVITO DI BIRRA FRESCO ( questo in base alla mia T.A )
ho fatto girare x qualche minuto e poi ho coperto la macchina con un telo
ore 2230 x la prima fase.
ore 11,30 circa
ho proceduto con la seconda fase:
poolish
lt 2 di acqua
kg6 di farina da aGGIUNGERE A PIOGGIA
300 GR DI SALE FINO MARINO
GR20 DI LIEVITODI BIRRA
250 DI OLIO EVO
DOPO AVER COMPLETATO LIMPASTO HO LASCITATO RIPOSARE X 15 MINUTI E POI HO FORMATO Le Palline
qualche ora a T.A e poi in frigo x il giorno dopo.
ti ho fatto un copia e incolla con le dosi del lievito e i relativi tempi.di lievitazione
Il metodo poolish, che ha origine polacche, fino all'inizio degli anni 20 era l'unico sistema adottato in Austria per la produzione di pane viennese e in Francia per quello, ormai famosissimo, pane alla francese. La tecnica e simile a quella usata nell'indiretto con biga , a differenza però che il poolish è un preimpasto liquido. Infatti per la sua produzione viene usato un rapporto tra farina e acqua 1 a 1.
Questo metodo sarebbe da ritenersi il migliore per avere un prodotto a lunga conservazione , fragrante,croccante e altamente digeribile. Ma adesso andiamo all'atto pratico, che vedrà l'utilizzo di una farina forte tra i 300 e i 330 di W, a seconda dei tempi di lievitazione che desideriamo affrontare, a cui poi aggiungeremo pari quantità di acqua e una dose di lievito fresco che varierà all'incirca secondo questa schema:
15 g per una lievitazione di 4-5 ore
5 g per una lievitazione di 7-8 ore
2 g per una lievitazione di 10-12 ore
1 g per una lievitazione di 15-18 ore
Dopo aver miscelato questi ingredienti ed aver ottenuto una specie di brodo , copriremo l'impastatrice per il tempo prestabilito. Questa fase ha lo scopo di far lievitare rapidamente l'impasto alterando solo una parte della farina dell'impasto finale e quindi non permettendo la provocazione di un decadimento delle caratteristiche. Nella seconda fase si ripetono le quantità degli ingredienti con l'aggiunta di sale ( verso la fine ) e se si vuole di olio d'oliva, si impasta il tutto come da manuale , si fa riposare per una ventina di minuti e poi si fanno le palline.
un abbraccio Gianni
GRAZIE MILLE GIANNI!!!SEMPRE GENTILISSIMO COME SEMPRE! 🙂