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Impasto napoletano forno a legna

(@-2736)
Membro Registered

Buongiorno a tutti voi,

Premesso che sono un neofita nella preparazione della pizza, ho alcuni dubbi che spero qualcuno di voi possa chiarirmi e per questo lo ringrazio si da subito.

La Pizza Napoletana STG fra gli ingredienti menziona:

 

farina fisso 1800
lievito fisso 3,0
Sale fisso 52,5

Volevo sapere se il lievito fosse quello secco oppure fresco, e qualora fosse fresco come posso calcolare il corrispondente in secco?

Nell'impasto non viene menzionato l'olio; alcuni pizzaioli lo aggiungono, quale sono i motivi?

La farina che sto utilizzando è macinata dal Mulino Marinio tipo dario W 220-240 con idratazione 57-59. Poichè debbo infornare lepizze orientativamente all'ora di pranzo come e quando mi consigliate di impastarla? deve passare per il frigo?

 

Grazie tanto

Giuseppe.

 

 

 

Citazione
Topic starter Pubblicato : 11/06/2012 11:08
(@-2679)
Membro Registered

Inizia con una procedura semplice, facendo un diretto sulle 10-12 ore di lievitazione con le dosi da te descritte che vanno benissimo.

I 3 gr di lievito sono riferiti a quello fresco, parlando di secco il rapporto è all'incirca sull' 1 a 3 o poco meno.

Sul discorso grassi, dipende molto da dove vai a cuocere e eventualmente dal gusto soggettivo.

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Pubblicato : 11/06/2012 11:26
(@-2736)
Membro Registered

 Grazie per i consigli:

per 1800 farina userò quindi 1 gr. di lievito secco.

Per l'impasto poichè dovrò infornare per l'ora di pranzo, come mi consigli di fare? grazie.

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Topic starter Pubblicato : 11/06/2012 11:59
(@-2679)
Membro Registered

Lo puoi fare la sera calcolando che se lo fai alle 24:00 alle 12:00 sarà pronto, ma se ti scoccia impastare così tardi diminuendo un pò il lievito e aggiungendo un pò più di sale potresti farlo anche in prima serata.

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Pubblicato : 11/06/2012 12:09
(@-2736)
Membro Registered

Caro Naples79,

Approfitto dei tuoi utili consigli per chiederti alcuni chiarimenti:

Leggendo ho capito come alcuni pizzaioli preferiscono dopo avere impastato di passare in frigo; vorrei sapere se quesyto passaggio viene fatto per convenienza(avere al momento giusto la pasta per infornare) oppure per necessità dell'impasto per farlo maturare/lievitare.

Alcuni dicono che le farine di forza debbonopassare per il frigo; mi chiedo poichè queste hanno più difficoltà a lievitare non dovrebbero trascorrere la lievitazione in un luogo caldo?

Cosa accade se a parita di farina, acqua, lievito e sale un impasto va in frigo invece di TA.

Ultima domanda, se impasto la sera alle 24, la mattina posso fare i panetti alle 8 e poi infornare alle 12.00?

 

Grazie molto della tua disponibilità

Giuseppe

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Topic starter Pubblicato : 11/06/2012 13:51
(@-2679)
Membro Registered

[quote=giuseppe_castello]

Caro Naples79,

Approfitto dei tuoi utili consigli per chiederti alcuni chiarimenti:

Leggendo ho capito come alcuni pizzaioli preferiscono dopo avere impastato di passare in frigo; vorrei sapere se quesyto passaggio viene fatto per convenienza(avere al momento giusto la pasta per infornare) oppure per necessità dell'impasto per farlo maturare/lievitare.

Alcuni dicono che le farine di forza debbonopassare per il frigo; mi chiedo poichè queste hanno più difficoltà a lievitare non dovrebbero trascorrere la lievitazione in un luogo caldo?

Cosa accade se a parita di farina, acqua, lievito e sale un impasto va in frigo invece di TA.

Ultima domanda, se impasto la sera alle 24, la mattina posso fare i panetti alle 8 e poi infornare alle 12.00?

 

Grazie molto della tua disponibilità

Giuseppe

L'uso del frigo è dovuto principalmente al discorso della maturazione della pasta, e giustamente le farine forza dovrebbero subire questo procedimento, dato che non si riesce a far far ad un'impasto 48 ore di T.A.

Il concetto è proprio quello di bloccare la lievitazione(anche se non si blocca ma la si rallenta soltanto), e far continuare i processi enzimatici all'interno dell'impasto, logicamente c'è sempre bisogno di un passaggio a T.A. per far completare la lievitazione.

In riferimento a questa domanda:

Cosa accade se a parita di farina, acqua, lievito e sale un impasto va in frigo invece di TA.

Dipende dalle quantità degli ingredienti, ma diciamo che prendiamo un'impasto X  e vai di frigo, questo sarà maturato/lievitato in un tempo ipotetico di 48 ore, se invece vai a T.A. sarà già completamente lievitato in 8-10 ore, però avremo trascurato il fattore maturazione.

Sull'utima domanda dipende dal tuo modo di fare, hai mai fatto una puntata di 8 ore e un'appretto di 4 ore con l'impasto che fai di solito???? 

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Pubblicato : 11/06/2012 22:30
(@-2736)
Membro Registered

Effettivamente no; solitamente eseguo 3 ore di puntata, poi staglio e 6 ore apretto. Il problema è che, se impasto alle 24, poichè vorrei infornare all'ora di pranzo, mi preoccupavo per fare i panetti ad un'ora giusta senza rovinare l'impasto, e magari non nel mezzo della notte.

Puoi darmi un consiglio?

Un'altra cosa per la maturazione:

Ho capito, che alcune farine di forza, con un alto W hanno bisogno di eseguiure una maturazione il cui processo è più lento della lievitazione a TA, ecco perchè l'impoasto viene messo in frigo magari per 48 ore e poi a TA per 6 ore.

Questo procedimento, è possibile usarlo anche per le farine con forza minore? il risultato sarebbe lo stesso anche per un impasto napoletano?

Grazie per i tuoi utili consigli

Giuseppe.

 

 

 

 

Grazie ancora.

 

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Topic starter Pubblicato : 12/06/2012 07:11
(@-2679)
Membro Registered

[quote=giuseppe_castello]

Effettivamente no; solitamente eseguo 3 ore di puntata, poi staglio e 6 ore apretto. Il problema è che, se impasto alle 24, poichè vorrei infornare all'ora di pranzo, mi preoccupavo per fare i panetti ad un'ora giusta senza rovinare l'impasto, e magari non nel mezzo della notte.

Puoi darmi un consiglio?

Un'altra cosa per la maturazione:

Ho capito, che alcune farine di forza, con un alto W hanno bisogno di eseguiure una maturazione il cui processo è più lento della lievitazione a TA, ecco perchè l'impoasto viene messo in frigo magari per 48 ore e poi a TA per 6 ore.

Questo procedimento, è possibile usarlo anche per le farine con forza minore? il risultato sarebbe lo stesso anche per un impasto napoletano?

Grazie per i tuoi utili consigli

Giuseppe.

 Per il consiglio già ti avevo detto che allungando i tempi devi ritoccare sale, lievito ed eventualmente l'idratazione, non c'è altra strada, se non il frigo ma a quel punto anche lì dovresti ritoccare le dosi magari aumentadole.

Secondo e ripeto secondo me, fare lunghe lievitazioni con farine di debole/media forza non ha molto senso, in quanto non si può pretendere troppo da queste farine che hanno dei bassi processi di alfa-milasi. 

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Pubblicato : 12/06/2012 15:16
(@-3531)
Membro Registered

scusatemi ma io parteggio sempre per la tradizione antica...... metodo diretto e classica napoletana. perchè andarsi ad impelagare con frigo riporto lievitazioni lunghe.... manovre laboriose.... olio, strutto e così di seguito! a Napoli a piazza garibaldi c'è una piccolissima pizzeria per strada, che fa una pizza rotonda speciale, leggerissima, veramente buona servita nel cartoccio e cotta rigorosamente a legna. questa dovrebbe, secondo me essere la strada da seguire... 

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Pubblicato : 14/06/2012 06:38
(@-2679)
Membro Registered

[quote=o' dadu']

scusatemi ma io parteggio sempre per la tradizione antica...... metodo diretto e classica napoletana. perchè andarsi ad impelagare con frigo riporto lievitazioni lunghe.... manovre laboriose.... olio, strutto e così di seguito! a Napoli a piazza garibaldi c'è una piccolissima pizzeria per strada, che fa una pizza rotonda speciale, leggerissima, veramente buona servita nel cartoccio e cotta rigorosamente a legna. questa dovrebbe, secondo me essere la strada da seguire... 

Me la magnavo sempre!!!! che nostalgia di Napoli

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Pubblicato : 14/06/2012 11:52
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