Impasto napoletano forno a legna
Buongiorno a tutti voi,
Premesso che sono un neofita nella preparazione della pizza, ho alcuni dubbi che spero qualcuno di voi possa chiarirmi e per questo lo ringrazio si da subito.
La Pizza Napoletana STG fra gli ingredienti menziona:
farina fisso | 1800 |
lievito fisso | 3,0 |
Sale fisso | 52,5 |
Volevo sapere se il lievito fosse quello secco oppure fresco, e qualora fosse fresco come posso calcolare il corrispondente in secco?
Nell'impasto non viene menzionato l'olio; alcuni pizzaioli lo aggiungono, quale sono i motivi?
La farina che sto utilizzando è macinata dal Mulino Marinio tipo dario W 220-240 con idratazione 57-59. Poichè debbo infornare lepizze orientativamente all'ora di pranzo come e quando mi consigliate di impastarla? deve passare per il frigo?
Grazie tanto
Giuseppe.
Inizia con una procedura semplice, facendo un diretto sulle 10-12 ore di lievitazione con le dosi da te descritte che vanno benissimo.
I 3 gr di lievito sono riferiti a quello fresco, parlando di secco il rapporto è all'incirca sull' 1 a 3 o poco meno.
Sul discorso grassi, dipende molto da dove vai a cuocere e eventualmente dal gusto soggettivo.
Grazie per i consigli:
per 1800 farina userò quindi 1 gr. di lievito secco.
Per l'impasto poichè dovrò infornare per l'ora di pranzo, come mi consigli di fare? grazie.
Lo puoi fare la sera calcolando che se lo fai alle 24:00 alle 12:00 sarà pronto, ma se ti scoccia impastare così tardi diminuendo un pò il lievito e aggiungendo un pò più di sale potresti farlo anche in prima serata.
Caro Naples79,
Approfitto dei tuoi utili consigli per chiederti alcuni chiarimenti:
Leggendo ho capito come alcuni pizzaioli preferiscono dopo avere impastato di passare in frigo; vorrei sapere se quesyto passaggio viene fatto per convenienza(avere al momento giusto la pasta per infornare) oppure per necessità dell'impasto per farlo maturare/lievitare.
Alcuni dicono che le farine di forza debbonopassare per il frigo; mi chiedo poichè queste hanno più difficoltà a lievitare non dovrebbero trascorrere la lievitazione in un luogo caldo?
Cosa accade se a parita di farina, acqua, lievito e sale un impasto va in frigo invece di TA.
Ultima domanda, se impasto la sera alle 24, la mattina posso fare i panetti alle 8 e poi infornare alle 12.00?
Grazie molto della tua disponibilità
Giuseppe
[quote=giuseppe_castello]
Caro Naples79,
Approfitto dei tuoi utili consigli per chiederti alcuni chiarimenti:
Leggendo ho capito come alcuni pizzaioli preferiscono dopo avere impastato di passare in frigo; vorrei sapere se quesyto passaggio viene fatto per convenienza(avere al momento giusto la pasta per infornare) oppure per necessità dell'impasto per farlo maturare/lievitare.
Alcuni dicono che le farine di forza debbonopassare per il frigo; mi chiedo poichè queste hanno più difficoltà a lievitare non dovrebbero trascorrere la lievitazione in un luogo caldo?
Cosa accade se a parita di farina, acqua, lievito e sale un impasto va in frigo invece di TA.
Ultima domanda, se impasto la sera alle 24, la mattina posso fare i panetti alle 8 e poi infornare alle 12.00?
Grazie molto della tua disponibilità
Giuseppe
L'uso del frigo è dovuto principalmente al discorso della maturazione della pasta, e giustamente le farine forza dovrebbero subire questo procedimento, dato che non si riesce a far far ad un'impasto 48 ore di T.A.
Il concetto è proprio quello di bloccare la lievitazione(anche se non si blocca ma la si rallenta soltanto), e far continuare i processi enzimatici all'interno dell'impasto, logicamente c'è sempre bisogno di un passaggio a T.A. per far completare la lievitazione.
In riferimento a questa domanda:
Cosa accade se a parita di farina, acqua, lievito e sale un impasto va in frigo invece di TA.
Dipende dalle quantità degli ingredienti, ma diciamo che prendiamo un'impasto X e vai di frigo, questo sarà maturato/lievitato in un tempo ipotetico di 48 ore, se invece vai a T.A. sarà già completamente lievitato in 8-10 ore, però avremo trascurato il fattore maturazione.
Sull'utima domanda dipende dal tuo modo di fare, hai mai fatto una puntata di 8 ore e un'appretto di 4 ore con l'impasto che fai di solito????
Effettivamente no; solitamente eseguo 3 ore di puntata, poi staglio e 6 ore apretto. Il problema è che, se impasto alle 24, poichè vorrei infornare all'ora di pranzo, mi preoccupavo per fare i panetti ad un'ora giusta senza rovinare l'impasto, e magari non nel mezzo della notte.
Puoi darmi un consiglio?
Un'altra cosa per la maturazione:
Ho capito, che alcune farine di forza, con un alto W hanno bisogno di eseguiure una maturazione il cui processo è più lento della lievitazione a TA, ecco perchè l'impoasto viene messo in frigo magari per 48 ore e poi a TA per 6 ore.
Questo procedimento, è possibile usarlo anche per le farine con forza minore? il risultato sarebbe lo stesso anche per un impasto napoletano?
Grazie per i tuoi utili consigli
Giuseppe.
Grazie ancora.
[quote=giuseppe_castello]
Effettivamente no; solitamente eseguo 3 ore di puntata, poi staglio e 6 ore apretto. Il problema è che, se impasto alle 24, poichè vorrei infornare all'ora di pranzo, mi preoccupavo per fare i panetti ad un'ora giusta senza rovinare l'impasto, e magari non nel mezzo della notte.
Puoi darmi un consiglio?
Un'altra cosa per la maturazione:
Ho capito, che alcune farine di forza, con un alto W hanno bisogno di eseguiure una maturazione il cui processo è più lento della lievitazione a TA, ecco perchè l'impoasto viene messo in frigo magari per 48 ore e poi a TA per 6 ore.
Questo procedimento, è possibile usarlo anche per le farine con forza minore? il risultato sarebbe lo stesso anche per un impasto napoletano?
Grazie per i tuoi utili consigli
Giuseppe.
Per il consiglio già ti avevo detto che allungando i tempi devi ritoccare sale, lievito ed eventualmente l'idratazione, non c'è altra strada, se non il frigo ma a quel punto anche lì dovresti ritoccare le dosi magari aumentadole.
Secondo e ripeto secondo me, fare lunghe lievitazioni con farine di debole/media forza non ha molto senso, in quanto non si può pretendere troppo da queste farine che hanno dei bassi processi di alfa-milasi.
scusatemi ma io parteggio sempre per la tradizione antica...... metodo diretto e classica napoletana. perchè andarsi ad impelagare con frigo riporto lievitazioni lunghe.... manovre laboriose.... olio, strutto e così di seguito! a Napoli a piazza garibaldi c'è una piccolissima pizzeria per strada, che fa una pizza rotonda speciale, leggerissima, veramente buona servita nel cartoccio e cotta rigorosamente a legna. questa dovrebbe, secondo me essere la strada da seguire...
[quote=o' dadu']
scusatemi ma io parteggio sempre per la tradizione antica...... metodo diretto e classica napoletana. perchè andarsi ad impelagare con frigo riporto lievitazioni lunghe.... manovre laboriose.... olio, strutto e così di seguito! a Napoli a piazza garibaldi c'è una piccolissima pizzeria per strada, che fa una pizza rotonda speciale, leggerissima, veramente buona servita nel cartoccio e cotta rigorosamente a legna. questa dovrebbe, secondo me essere la strada da seguire...
Me la magnavo sempre!!!! che nostalgia di Napoli