Impasto Napoletano con Forcella
[La domanda è autoesplicativa]
Da noi in Calabria una vecchierella sola impastava piuttosto duro 30 Kg di semola nella vasca di legno senza avere neanche la "sbria" a mano... e non pesava credo neanche 45 Kg ( sicuramente l'"impastatrice" più performante e versatile a pari formato e peso ! )
Certo l'impastatrice a forcella é un oggetto affascinante. Quando ne ho sentito parlare le prime volte ( nel panificio di mio nonno ricordo altri tipi di impastatrice, né a spirale né a forcella ) pensavo che il nome derivasse dall'omonimo quartiere di Napoli :-). Poi ne ho visto qualcuna anche molto vecchia ma molto bella...
Mi piacerebbe sapere qualcosa sulla storia di questo strumento, mi sembra di aver sentito parlare di forcella alla francese in relazione anche al pain à l'ancienne, esiste per caso un tipo o una tradizione tecnica di forcella alla napoletana o all'italiana, o anche quest'uso é derivato dai cugini d'oltralpe come il polish del baba?
Comunque penso sia corretto dire che per piccole quantità da preparare senza continuità, fino a 4-5 Kg per massimo e non sempre 2 o 3 volte a settimana, pur non essendo propriamente "manici", si possa impastare tranquillamente a mano anche con ottimi risultati, magari aiutandosi con qualche ausilio meccanico nelle prime fasi più "appiccicose" ( che a me pesano di più ) per poi godersi il glutine che si forma sotto i polpastrelli...
Grazie come sempre a Marco per i suoi preziosi interventi
Saluti e simpatia
Francesco
80.207.188.149
ciao pitta-manitta anche io mi sono subito appassionato a questo tipo di macchina e ti confermo che i primi esemplari sono di origine francese e non avevavo la vasca motorizzata che veniva fatta girare con l'attrito dell'impasto ( anche oggi ci sono vari modelli con questo sistema) mentre in italia penso che il 99% delle macchine sia con vasca motorizzata.nella foto vedi la forcella (italiana) piu' antica che sono riuscito a trovare per ora!!!
saluti
Luca
82.107.120.107
MICIDIALE, la tua ricerca é interessantissima... se fosse possibile continuare ad avere qualche aggiornamento sul forum...
ho cercato Battaglion su Google ma adesso pare faccia solo impastatrici industriali... Dalla foto sembra possa andare anche a mano con apposito volano ( ?! ), ma non si vede il meccanismo di trascinamento della vasca.
Tu quindi confermeresti l'ipotesi di una tradizione originaria di impastatrice a forcella con vasca attiva ed una di pétrin à fourche con vasca passiva.
Ma le antiche impastatrici delle Pizzerie Napoletane, di cui... si narra che alcune siano ancora in uso, appartengono prevalentemente alla prima o alla seconda categoria?
Saluti e simpatia
Francesco
80.207.188.149
Vasca attiva (le francesi sono a vasca passiva anche oggi), fatte interamente in ghisa da una ditta napoletana ed il brevetto sembra sia stato il loro (adesso non esiste piú).
Le pietroberto (le migliori in assoluto in produzione), sono molto simili. Il modello piú piccolo della pietroberto (mi sembra 17) é molto simile anche esteticamente.
Ciao
194.221.74.7
A proposito di Pietroberto, sono veramente eccezionali. La "piccolina" da 17, la "pizzaiola", me la sogno la notte e prima o poi nonostante il prezzo esorbitante, faccio la pazzia e me la compro. Paciussi ha la 35 e ho avuto la fortuna di vedere entrambi all´opera. Tutta la linea Vittoria comunque, a parte la capacitá della vasca e l´opzione 1 o 2 velocitá, é sia esteticamente che funzionalmente simile per non dire uguale.
Concordo in pieno con Marco quando scrive che sono le migliori in assoluto in produzione.
La francesina Santos, invece ha la vasca a trazione passiva, che é un pó una scocciatura, soprattutto in fase iniziale, ma non necessariamente uno svantaggio, in quanto consente di influenzare manualmente piú o meno l´incordatura dell´impasto a paritá di tempo totale d´impastamento.
Ciao, Merlino
217.116.64.52
Questo forum é una continua tentazione...
ti fà venire troppe voglie, ed una attività austera come preparare la pizza a casa con impasto in vasca di legno, piano piano rischia di diventare esosa quasi come i più classici vizi...:-)
A proposito 😉 nella francesina, ho letto che hai provato impasti a mezzo litro e litro, la qualità di impasti diciamo del 50% della "portata nominale" di quanto é compromessa? Mi pare di avere letto che le impastatrici a forcella hanno poca tolleranza in questo senso ( ad esempio con una 17 non si dovrebbe impastare meno di 13 )... é vero? E se é vero, come mai la santos riesce a scendere tanto?
Saluti e simpatia
Francesco
80.207.188.149
Infatti noi viziosissimi siamo;-))))))).
Non mi risulta, anzi la "tolleranza" di una buona impastatrice in linea di massima a seconda del tipo e della forma e volume della vasca dovrebbe aggirarsi sul 25%. Cioé l´impasto minimo dovrebbe poter essere tranquillamente un quarto dell´impasto massimo nominale. Paciussi mi diceva addirittura che con la sua Pietroberto da 35 kg, riusciva senza problemi a impastare 3 litri d´acqua (circa 8 kg d´impasto finito).
Ciao, Merlino
217.116.64.52
ciao merlino quello che scrivi e' gisto in quanto la capacita' minima di impasto dipende principalmente dalla distanza dell'utensile dal fondo della vasca infatti facendo alcune prove con la forcella da 30 kg e riducendo leggermente tale spazio siamo riusciti ad impastare anche solo con 1.5 lt mantenendo la qualita'dell'imapsto piu' che soddisfacente. ovviamente i tempi di lavorazione si allungano leggermente.
mi fa piacere che abbiate scritto di questo argomento in quanto spesso si parlava di flessibilita nella quantita minima di impasto come " virtu' " solo per le impastatrici a spirale.
saluti
luca
82.107.120.107
Visto che l'esiguità dell'impasto pare avere qualche interesse anche per i più qualificati...e guardate che in giro su Internet di discussioni su questo tema ce n'é in numero impressionante, che ostacolo ci sarebbe alla produzione di un'impastatrice DOMESTICA tipo Santos ma all'italiana, magari anche un pò più compatta, forse anche più economica. C'é qualche limite dimensionale che impedisce di scendere sotto certi livelli di vasca per caso...lo schema base all'uomo della strada sembra semplice, poi a potenze basse da casa si potrebbe forse fare con due motorini separati per vasca e braccio e sincronizzati elettronicamente risparmiando la trasmissione...o dico fesserie?
Oppure il mercato degli impasti esigui é ritenuto a sua volta esiguo?
Io credo di no, perche vedo e sento in giro di innumerevoli planetarie di costo non indifferente usate esclusivamente per fare la pizza o la pasta pur essendo destinate principalmente ad altri usi...e le macchine automatiche per il pan carré stanno dilagando...intanto un'impastatrice veramente funzionale da casa per fare i più popolari prodotti Italiani in piccola quantità ed alta qualità non c'é...
Saluti e simpatia
Francesco
80.207.188.149
interessante discussione, peccato si sia arenata... sono apparse nuove scoperte [8] ?
87.14.28.226