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Impasto diretto e indiretto

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(@maxy68)
Membro Registered

Carissimi,a beneficio di tutta la famiglia,anche perchè si allarga ogni giorno dippiu',e molte cose che per alcuni sono scontate o risapute,per altri non è così.
-Almeno qui in Italia lavoriamo con tre principali metodi, DIRETTO,SEMIDIRETTO,e INDIRETTO. Metodo diretto consiste nell'impastamento di tutti gli ingredienti in un unica fase.Semidiretto,si utilizza la pasta di riporto con tutti gli altri ingrdienti in un unica fase(la pasta di riporto è un pezzo di impasto avanzato da quello precedente,che avrà maturato un certo periodo,contenete percio' tutti gli ingredienti di un normale impasto.Il metodo indiretto,prevede due fasi,cioè;nella prima si prepara un preimpasto,ossia un poolisch o una biga,nella seconda si aggiunge ai preimpasti,precedentemente fermentati,tutti gli altri ingredienti.
I VANTAGGI del metodo INDIRETTO sono:
-Il gusto e il profumo piu' intensi del vostro prodotto finito.
-Alveolatura piu' sviluppata.
-Il prodotto finito risulterà piu' digeribile.
-Durata di conservazione piu' lunga (qui soprattutto per il pane).
-Riduzione dei tempi di fermentazione dell'impasto finale che dimostrerà migliori caratteristiche strutturali e meccaniche.
-Minore consumo di lievito.

Alcuni svantaggi....  Costi di produzione un po piu' alti
-Maggiori difficoltà di preparazione dell'impasto.
-E in alcuni casi necessità di avere celle fermabiga o spazi predisposti per
la fermentazione dei preimpasti,poichè è IMPORTANTISSIMA la temperatura.

I punti sono stati descritti essenzialmente,ma per chi avesse bisogno,io come altri amici siamo a disposizione.


Saluti massimo
 

93.70.160.19

Citazione
Topic starter Pubblicato : 03/09/2010 01:19
(@ominodelbuio)
Membro Registered

grazie!  [42]
109.117.149.122

RispondiCitazione
Pubblicato : 03/09/2010 01:28
(@maxy68)
Membro Registered

Figurati...  [8]
93.70.160.19

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Topic starter Pubblicato : 03/09/2010 01:32
(@alessandro-lunardi)
Membro Registered

salve ragazzi, personalmente sarei molto interessato all'argomento, e capisco che di cose ne sono state scritte, sarebbe bello e molto utile avere una raccolta dei vari tipi di lavorazioni, cosicchè ci siano dei punti fermi da cui partire, poi ogniuno sviluppa in un modo o in un altro....

A quando un forum fatto come si deve?!?
92.245.186.146

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Pubblicato : 03/09/2010 03:18
(@guido-venturato)
Membro Registered

ciao, quando utilizzi la biga generalmente ^per quanto tempo la fai lavorare e a che temperatura?
Io ho utilizzato impasti indiretti il grosso problema è appunto trovare una certo standard da poter rispettare sempre, senza una camera di mantenimnto di temperatura e umidita' e' molto difficile.
Io utilizzo un 20% di biga sull' impasto totale ma conosco altri pizzaioli che ne utilizzano il doppio tu che ne pensi?
Ho un amico pizzaiolo che inoltre fa la biga utilizzando manitoba.....io preferisco non usarla perché mi rende la pasta nervosa e trovo che se la pizza e' per asporto tende a renderla 'tignosa' piu' velocemente e una volta fredda e' veramente pessima come consistenza(crosta dura)......hai consigli da darmi su questo?
ti ringrazio un saluto
151.81.144.229

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Pubblicato : 03/09/2010 06:19
 SAVE
(@save)
Membro Registered

Ciao Massimo,
mi puoi spiegare come fai tu l'impasto con la pasta di riporto per la pizza. Ha bisogno della cella? Quante ore? La fai molto idratata? Grazie Maxy.
206.207.225.20

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Pubblicato : 03/09/2010 07:49
(@maxy68)
Membro Registered

Ciao, la biga la faccio girare (ora la faccio meno spesso), per circa 3-4 minuti al massimo...Ricorda, piu' forza impressa (tempo di impastamento per la sola biga), piu' veloce sarà la sua maturazione (tenendo sempre conto delle altre varianti). La temperatura, se di quella ambiente intendi, diciamo che 21 gradi centigradi sono accettabili, poi ci sarebbero le differenze tra stagioni...Anche la temperatura finale della biga, cioè a fine miscelazione, è buona a 20-21°C circa. Ci vuole, sempre secondo il mio parere, almeno il ciclo di un intero anno per poter mettere a punto una buona lavorazione con biga. La utilizzo nella misura che va dal 20 al 30% massimo. Con farine forti puoi fare delle bighe a 48 ore, ma a temperatura controllata, senno' basta una w 280-320 circa. Il problema che riscontri è perchè la biga va troppo in acidità, ti accorcia la maglia glutinica e strappa...In sintesi troppo matura troppo forte...L'impasto con biga, non ha bisogno di puntate lunghe, dovresti stagliare subito...

Saluti massimo
93.70.160.19

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Topic starter Pubblicato : 04/09/2010 00:57
(@maxy68)
Membro Registered

Ciao carissima come stai?
Allora, ti dico che quando si utilizza pasta di riporto, almeno per la pizza, e secondo la mia esperienza, che non è vangelo, bisognerebbe didatticamente, non discostarsi dalla misura del ph della PdR 4,8/5,2...Per avere un buon ph finale. La si dovrebbe utilizzare nella misura del 30% massimo del peso totale dell'impasto, e aggiunta man mano che la macchina gira. Non hai bisogno di una cella, a meno che poi al tuo impasto con riporto, non vuoi dare lunga lievitazione...L'idratazione è a libera scelta, si io di solito idrato abbastanza, a meno che non utilizzi poi il freddo della cella, allora devi idratare di meno.

Saluti massimo
93.70.160.19

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Topic starter Pubblicato : 04/09/2010 01:03
(@massy31)
Membro Registered

ciao max !! come pasta di riporto cosa  s intende precisamente?
  nel senso , quella messa nei sacchetti  che poi prende il sapore di alcol? pasta acida?
151.49.15.124

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Pubblicato : 04/09/2010 02:02
(@jacopo-verin)
Membro Registered

Scusami, dato che mi sembri molto preparato sull' argomento è vero che l' impasto indiretto era stato creato per la panificazione e non per la pizza?quindi la ricetta originale della pizza si ottiene mediante impasto diretto?

grazie saluti jacopo
93.37.248.52

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Pubblicato : 04/09/2010 14:04
(@maxy68)
Membro Registered

Ciao ti posso dire che tutto parte dalla panificazione, e diciamo che per la pizza come la conosciamo oggi, e quindi d'origine partenopea, si l'impasto è diretto.
Poi come si dice, ognuno fa un po quel che vuole, impasta direttamente, indirettamente, con tecno del freddo, c'è chi usa latte, uova, patate ecc. La cosa pero' piu' importante, è che si sappia quel che si fa, dando un nome a cio che si fa...

Saluti massimo
217.133.54.87

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Topic starter Pubblicato : 04/09/2010 17:52
(@maxy68)
Membro Registered

Ciao carissimo, non ho presente cosa intendi per messa nei sacchetti...
WQuello di cui parlo, è proprio un pezzo d'impasto, tipo del giorno prima...
217.133.54.87

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Topic starter Pubblicato : 05/09/2010 18:01
(@jacopo-verin)
Membro Registered

grazie x la risposta saluti
93.37.249.188

RispondiCitazione
Pubblicato : 06/09/2010 20:31
(@massy31)
Membro Registered

  intendevo ,  una piccola parte d impasto del giorno prima , messo chiuso in sacco di plastica , che prende sapore di alcol !!
  quella e pasta acida?
151.49.15.124

RispondiCitazione
Pubblicato : 07/09/2010 00:47
(@maxy68)
Membro Registered

Eja massy, pero' occhio al ph...
93.70.165.229

RispondiCitazione
Topic starter Pubblicato : 07/09/2010 00:53
Pagina 1 / 2
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