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Il mio impasto: cosa ho sbagliato?

(@-2261)
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 Ciao a tutti!

 

Volevo sottoporvi il mio impasto al fine di raccogliere i vostri consigli.
 
Premetto che la procedura che utilizzo si basa sul ridurre al minimo le quantità di lievito di birra allo scopo di - correggetemi se sono fuori strada - raggiungere due obbiettivi: 1) eliminare il più possibile il retrogusto di lievito di birra; 2) favorire il più possibile la lievitazione lattica. Premetto inoltre che tutti i calcoli sulle dosi degli ingredienti li effettuo in rapporto alla farina (non all'acqua).

Allora...
 
PRIMO GIORNO: BIGA
- 100gr di farina forte
- 50% di acqua
- 0,1% di l.b.
- impastamento con robot da cucina e rifinitura a mano con tecnica "a strappo" (in modo da favorire il più possibile l'ossigenazione dell'impasto)
- riposo a t.a. per 24h
 
SECONDO GIORNO: IMPASTO FINALE PER 4 PANETTI DA 240gr
- 600gr farina medio-forte (70% tipo "1" e 30% semola)
- 60% circa di acqua
- 2,5% circa di sale
- 64gr circa di biga
- impastamento come sopra (con un intervallo di circa 30min prima dell'aggiunta del sale)
- riposo per 48 ore complessive delle quali: le prime 1-2 ore a t.a.; le successive in frigo; le ultime 5-6 a t.a. (nelle ultime 2 ore circa, staglio+appretto)
 
Finora i risultati non mi hanno mai deluso... FINORA! Perché le ultime volte che l'ho fatta ho avuto risultati disastrosi: l'impasto era troppo estensibile e per nulla tenace (praticamente era molle e facilmente lacerabile); inoltre alla cottura non colorava (eccessiva maturazione?) e non gonfiava bene; nel complesso sembrava come se fosse passato di lievitazione.
Certo, in questi giorni c'è stato un caldo e un umido insostenibili, ma non é la prima volta che mi trovo a gestire queste situazioni, ed anzi in passato me l'ero cavata egregiamente.
 
Non so dunque che cosa pensare: vorrei imparare dai miei errori - sicuramente presenti - ma non riesco neanche a capire quali siano.
Qualche vostro consiglio o opinione?

 

 

Citazione
Topic starter Pubblicato : 10/07/2012 14:36
(@-2679)
Membro Registered

Hai sbagliato candeggio

Scherzo, potresti provare due varianti o porti a 24 ore di frigo, oppure diminuisci la percentuale di biga aggiunta all'impasto.

RispondiCitazione
Pubblicato : 10/07/2012 16:04
(@gabriele-raimondi)
Membro Registered

[quote=neaples79]

Hai sbagliato candeggio

Scherzo, potresti provare due varianti o porti a 24 ore di frigo, oppure diminuisci la percentuale di biga aggiunta all'impasto.

Non sono d'accordo , la biga è al 10% se la diminuisce ancora allora è meglio che la elimini. In genere chi fa biga la usa al 30 -40% , la biga serve poi da "lievito" per il successivo impasto(rinfresco) , e puoi saltare tranquillamente le 48 ore di frigo .

Tecnicamente la biga va fatta con 43-45% di acqua , va usata alle % che ho detto sopra e  dopo il rinfresco lo si lascia riposare per 1 oretta prima di stagliare l'appretto  dura al max 3-4 ore a t.a (28-30°C). Quindi in sostanza o usi questa tecnica, oppure fai il diretto con passaggio in frigo, altrimenti non resiste a tutto quel tempo.

Un'altra cosa il tipo "1" non credo sia una farina medio forte .

RispondiCitazione
Pubblicato : 10/07/2012 19:11
(@-2261)
Membro Registered

[quote=Ramirez]

[quote=neaples79]

Hai sbagliato candeggio

Scherzo, potresti provare due varianti o porti a 24 ore di frigo, oppure diminuisci la percentuale di biga aggiunta all'impasto.

Non sono d'accordo , la biga è al 10% se la diminuisce ancora allora è meglio che la elimini. In genere chi fa biga la usa al 30 -40% , la biga serve poi da "lievito" per il successivo impasto(rinfresco) , e puoi saltare tranquillamente le 48 ore di frigo .

Tecnicamente la biga va fatta con 43-45% di acqua , va usata alle % che ho detto sopra e  dopo il rinfresco lo si lascia riposare per 1 oretta prima di stagliare l'appretto  dura al max 3-4 ore a t.a (28-30°C). Quindi in sostanza o usi questa tecnica, oppure fai il diretto con passaggio in frigo, altrimenti non resiste a tutto quel tempo.

Un'altra cosa il tipo "1" non credo sia una farina medio forte .

 

Grazie anzitutto per le risposte!

Vorrei capire perchè se faccio un diretto con lievito allo 0,1% della farina l'impasto mi regge le 48ore tranquillamente, mentre se faccio questa sorta di semi-diretto che ho descritto (che in teoria dovrebbe ridurre ulteriormente le dosi di l.b.) l'impasto invece mi collassa. Forse lo sviluppo di una lievitazione lattica comporta questo tipo di conseguenze?

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Topic starter Pubblicato : 11/07/2012 12:11
(@gabriele-raimondi)
Membro Registered

Perchè ripeto o fai un indiretto con biga e la usi poi nel rinfresco al 30-40% , il secondo impasto(rinfresco) lo fai riposare per un'ora , stagli  e lasci a t.a. per 3 ore e poi stendi ecc.ecc....

O fai un diretto con passaggio in frigo . Non fare questa sorta di "semidiretto" come l'hai chiamato tu xchè in questa maniera ti porti dietro per 48 ore un 10% di pasta che ha già stralievitato e ti pregiudica tutto, proprio xchè la biga è ricca di lattobacilli che ti portano prima in acidità l'impasto , in frigo l'attività dei lattobacilli è rallentata ma non ferma!! 

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Pubblicato : 11/07/2012 14:04
(@-2679)
Membro Registered

[quote=Ramirez]

Perchè ripeto o fai un indiretto con biga e la usi poi nel rinfresco al 30-40% , il secondo impasto(rinfresco) lo fai riposare per un'ora , stagli  e lasci a t.a. per 3 ore e poi stendi ecc.ecc....

O fai un diretto con passaggio in frigo . Non fare questa sorta di "semidiretto" come l'hai chiamato tu xchè in questa maniera ti porti dietro per 48 ore un 10% di pasta che ha già stralievitato e ti pregiudica tutto, proprio xchè la biga è ricca di lattobacilli che ti portano prima in acidità l'impasto , in frigo l'attività dei lattobacilli è rallentata ma non ferma!! 

Aho, sei un DRAGO!!!!

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Pubblicato : 11/07/2012 15:05
(@gabriele-raimondi)
Membro Registered

Grazie Carmine .....la biga poi la conosco abbastanza ...!!!

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Pubblicato : 11/07/2012 15:17
(@-2261)
Membro Registered

[quote=Ramirez]

Perchè ripeto o fai un indiretto con biga e la usi poi nel rinfresco al 30-40% , il secondo impasto(rinfresco) lo fai riposare per un'ora , stagli  e lasci a t.a. per 3 ore e poi stendi ecc.ecc....

O fai un diretto con passaggio in frigo . Non fare questa sorta di "semidiretto" come l'hai chiamato tu xchè in questa maniera ti porti dietro per 48 ore un 10% di pasta che ha già stralievitato e ti pregiudica tutto, proprio xchè la biga è ricca di lattobacilli che ti portano prima in acidità l'impasto , in frigo l'attività dei lattobacilli è rallentata ma non ferma!! 

 

Quanto me piace imparà ste cose! Grazie mille! 

Dimmi un'ultima cosa, per favore: ma allora che "ragione di esistere" ha il lievito madre? Cioè, perchè uno dovrebbe rompersi l'anima a stare appresso a rinfreschi su rinfreschi per mantenere un lievito naturale quando con una serie di tecniche (tipo la citata biga) a base di lievito di birra riuscirebbe a ottenere un prodotto che in termini qualitativi (presenza di lattobacilli, rotondità di sapore, regolarità alveolare, conservabilità, e via dicendo) si avvicina moltissimo al primo? Forse che il lievito madre - azzardu un'ipotesi, ma non me ne voglia nessuno se risuonerà come eresia - si colloca anch'esso tra quelle "mode" della ricerca dell'antico che oggi vengono tanto sbandierate alla faccia di tutti i "progressi" che la cultura gastronomica ha nel frattempo compiuto?

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Topic starter Pubblicato : 11/07/2012 15:46
(@gabriele-raimondi)
Membro Registered

Il lievito madre come la pasta di riporto è più ricca di lattobacilli rispetto al saccharomices , invece nel lievito di birra  è il contrario , se si fà un'indiretto(come dici tu) si riesce ad ottenere più o meno gli stessi risultati  in termini di fermentazione lattica.

Il lievito naturale è una tradizione antica che viene perpetuata , c'è chi sostiene che ha una marcia in più, comunque è estremamente difficile da gestire. 

RispondiCitazione
Pubblicato : 11/07/2012 16:04
(@-2261)
Membro Registered

[quote=Ramirez]

[...]

Il lievito naturale è una tradizione antica che viene perpetuata , c'è chi sostiene che ha una marcia in più, comunque è estremamente difficile da gestire. 

 

...Me ne sono accorto: solo da qualche mese ci ho preso un po' la mano. Non ti nascondo poi che la pseudo-biga che ho fatto io mi ha dato le stesse difficoltà di gestione che ho avuto col lievito madre, nel senso cioè di non riuscire a controllare la lievitazione... Ecco perché la somiglianza tra i due prodotti mi è sembrata lampante!

Da ultimo, mi è giunta voce che la famosa "selezione dei ceppi dominanti" all'interno della popolazione batterica del lievito madre non sia così DEFINITIVA come dicono (nel senso cioè di protrarsi per anni e anni, all'infinito), ma anzi sia sempre sottoposta a mutazioni in ragione - come sembra logico - delle condizioni ambientali; ora, non so se quanto riferito sia accertato, ma se così fosse, si sarebbe data una grossa spallata a tutti coloro che vanno coltivando e distribuendo a destra e a manca la pasta madre che risale ai loro avi, nella credenza che essa custodisca ancora l'antico "segreto" di decenni addietro.

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Topic starter Pubblicato : 11/07/2012 16:53
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