x focaccia e panzerotti
Ciao,ottimo il consiglio delle carte prepagate,effettivamente i rischi si minimizzano,ma volevo chiederti,la parola panzerotti...a me'suona come Puglia,sei un mio paesano??E se si'di dove???Saluti!!!
Certo, (Bari 20 anni e poi Roma) ed a mio modesto parere tra una buona pizza ed un buon panzerotto vedo una difficile anche se improbabile sfida, così come penso che la focaccia dei panifici pugliesi, sia qualcosa di sublime così come la pizza napoletana vera.
Ritengo che se qualche pugliese avesse il coraggio di proporre tali tipi di preparazioni fuori dei propri confini, dopo un primo momento di sgomento ci sarebbe la fila per assaporarli (solo a Latina ho trovato qualcosa di simile). Forse la pizza napoletana ha avuto enorme diffusione per il maggior spirito di avventura, maggiori contatti con il mondo esterno dei napoletani e la relativa facilità di preparazione.
Ciao,hai perfettamente ragione,il panzerotto pugliese sopratutto da passeggio e'divinamente saporito,gustosissimo cosi'come la focaccia,
ma l'aria che si respira nelle terre d'origine condiziona e non poco sapori e gusti.
Quando mi trovo ad esempio a Taranto,al mattino la mia colazione e'fatta di friselle di grano e pomodorini,in estate,mentre d'inverno
il siero caldo con la ricotta e pane comune mi deliziano per tutto il giorno.
Ti immagini a Torino un bar che prepari simili colazioni???Dopo poco tempo l'unico ad entrare sarebbe l'ufficiale giudiziario pignorante!!!
Quante volte negli anni mi son portato a Torino,friselle,pomodorini,olio,e origano,ma non c'e'nulla da fare immancabilmente appena sbarcato in citta'riparto con cappuccino e cornetto!!!Per quel che concerne la pizza napoletana credo che il successo sia unicamente dovuto a due principi fondamentali;La semplicita'e costo contenuto,ma oramai da alcuni anni entrambi marciano su binari autodistruttivi che altro non fanno che allontanare uno stile preciso rivolto alle masse.Saluti!!
Ciao, sono solo parzialmente d'accordo con te riguardo l'ufficiale giudiziario pignorante, ad esempio qui a Roma vige la pizza a taglio, inserire la variante della focaccia non complica la gestione, così come non la complicherebbe l'inserimento in aggiunta al calzone (impasto quasi simile al panzerotto con ripieno di mozzarella e prosciutto..) della variante dei panzerotti.
Manca a mio parere la minima conoscenza di tali alimenti, di conseguenza resta un prodotto regionale; guardando in giro si può vedere l'enorme diffusione di prodotti regionali, ma occorre anche considerare, pubblicità ed estensione della rete di vendita (vedi il successo dei prodotti alimentari regionali industrializzati). A conferma, ti dico che, pur con mentalità e gusti diversi alcuni olandesi, dopo aver apprezzato i panzerotti, hanno introdotto tale prodotto tipico nella loro preparazioni familiari.
Per quanto riguarda friselle, ricotte, burrate, caciocavallo, soppressate.. sono pienamente d'accordo con te.
P.S. che mi dici invece dei GELSI ROSSI? (sono riuscito a trovarne un alberello in vaso che si trova sul mio balcone e quest'anno li ho riassagiati dopo innumerevoli anni)
Considerazione: se non sai cosa perdi, non perdi niente, ma se sai, lo cerchi disperatamente e non per ritrovare i sapori di casa ma per trovare dei buoni sapori.
Ciao,che dire....il tuo discorso non fa'una piega,salvo il fatto che mettere in pratica il tutto diventa non semplice,ma possibile.Comunque la mia esperienza mi dice che qualsiasi aggiunta,modifica e inserimento nella propria attivita'deve assolutamente rispecchiarsi nell'identita'cui si appartiene,e avendo comunque cura di non ledere e complicare lo scorrimento naturale del lavoro.Il menu'deve sempre avere un senso logico e ambientale,io personalmente diffido da quei locali che riportano 50 antipasti,30 primi,40 secondi ecc..ecc...Perche'ricevo segnali di congelatori,dispense sospette, rischi sul piano della capacita'tecnica e cura riposta nel trattare una cosi'vasta gamma di risoluzioni operative.Quando le voci sono minime,essenziali,ben focalizzabili,mi trasmettono smercio,freschezza,specialita'del posto capacita'ben definite.
Dolcissime sono invece le"GIOSE"come le chiamiamo noi in dialetto io mi arrampicavo direttamente sull'albero ma le ricordo bianche morbidissime,forse saran state cugine con le tue rosse!!!E che dire di quelle giornate marinate a scuola con passeggiate per le campagne a farsi le pance di UNGULI!!Ovvero le fave allo stato verde???Si caro amico io so' e quindi so'cosa perdo sopratutto se fatte a purea,e accompagnate da catalogna,olio nostrano,e pezzetti di pane di grano!!!!
Piu'Pugliese di cosi'!!!!!!!Salutoni.