Impastazione.
Anch'io ho acquistato il libro di Taddei e sinceramente posso dire che forse facevo meglio ad utilizzare i soldi in altro modo.A parte qualche dubbio sulle sequenze di impastazione e il solito discorso dell'olio, peraltro sufficientemente spiegato in questo forum da Teo, per il resto penso che questo volume rispetto a tutto ciò che è possibile apprendere in questo forum sia davvero insufficiente.A questo proposito spero molto ardentemente che Teo si decida seriamente a produrre un suo libro sull'argomento visto che in circolazione non vi è davvero nulla.Detto questo volevo un attimino rivolgermi a questo forum nella speranza di avere un chiarimento sulle sequenze di impastazione.Taddei procede in questo modo:
Dai soliti 1000cc di acqua egli ne toglie via 300cc per sciogliere il lievito e il sale. Quindi pone nell'impastatrice 700cc di acqua a cui subito aggiunge 500gr di farina e fa girare l'impastatrice per un paio di minuti,Poi versa il lievito sciolto in 100cc di acqua, versa l'altra farina e poi il sale sciolto in 200 cc di acqua.Terminato l'impasto, egli consiglia di lasciare il medesimo per almeno tre ore a riposare e poi fa i panetti.Il mio metodo invece è il seguente:
800cc di acqua nell'impastatrice ai quali prima di iniziare l'impastazione aggiungo gli altri 200 nei quali sciolgo il lievito.
Poi pian piano aggiungo la farina facendola sempre ben assorbire.Giunto verso i 3/4 della farina totale, aggiungo 50gr di sale marino a pioggia(non sciolto in acqua) e poi alla fine 30gr di olio extravergine.Terminato l'impasto copro l'impastatrice con un panno umido ed attendo 1/2 ora dopodichè faccio i panetti.Mi chiedevo quindi il mio metodo riferito a quello proposto dal Taddei, è errato?Se si, come incide questa differenza sul risultato finale, visto che le pizze da me ottenute sino ad oggi con i mezzi che ho, posso dire solo che sono ottime?
Un salutone a tutti,
Pietro.
consiglio:
Ma scusa Pietro, perchè non provi te stesso,
e dopo aver analizzato le due metodologie, ci dici le differenze che noti, così poi tutti possono fare le loro riflessioni.
Ciao Thomas
Ciao Thomas, in effetti a fare ciò già ci avevo pensato(in effetti è la soluzione migliore), però mi interessava pure conoscere l'esperienza di qualcun'altro e comunque sapere dal punto di vista strettamente diciamo scolastico se il mio metodo è comunque errato.
Un saluto,
Pietro.
assolutamente no
Grazie Thomnas!
Un saluto,
Pietro.
Da un altro Post capisco che sei un estimatore della Pizza Napoletana. Per prima cosa, dovresti eliminare l'olio. Poi tutto dipende dal tipo di farina (cerca la Caputo...). Vedi un recente post di ciro, che spiegava molto bene il suo metodo.
Ciao Pietro, anche io uso il tuo stesso sistema, anche se forse la prossima volta le palline, consierando il passaggio in frigo, le faccio solo dopo che la pasta torna a lievitare a temperatura ambiente per poi essere infornata!! Non so se sono stata chiara, forse no, ma se non hai capito fammi sapere.... BACIONI. SHANA.
Hai visto bene che sono un grosso estimatore della pizza napoletana. Comunque per l'impasto napoletano che faccio solitamente nei mesi primaverili ed estivi in quanto il mio forno a legna si trova in giardino(in inverno è davvero impossibile usarlo) io ho sempre usato farina caputo rossa e non ho mai messo olio in esso.
Comunque ti ringrazio degli ottimi consigli.
Ciao,
Pietro.
Ciao,Shana, penso di aver , compreso il tuo sistema, che però sino ad ora non ho mai provato. Chissà in futuro.........
Un carissimo saluto,
Pietro.