I principi del poolish (che magari stavolta Teo il pizzetto se lo strappa dalla disperazione)
Ma, io mi chiedo, ci dovrà pur essere un rapporto tra tempo di lievitazione del poolish e tempo di lievitazione dell'impasto. Voglio dire: se pongo un tempo di lievitazione totale di 10 ore, mettiamo, quale è la percentuale che andrebbe riservata al poolish e quale all'impasto per ottenere i risultati migliori? E questa percentuale, se esiste, è fissa o varia a seconda del tempo di lievitazione totale? Se faccio un poolish di 15 ore, e con questo poolish faccio un impasto che vado ad usare dopo 30 ore, il tempo riservato al poolish è del 33%, perché il tempo totale è 45 ore, e di queste 45 ne dedico 15 al poolish (1/3) E questo dovrebbe essere il poolish migliore, a parte il fatto che se si usa l'impasto dopo altre 24 ore dovrebbe aver migliorato la sua qualità, ma io mi riferisco al tempo di primo utilizzo, senza contare che rimanendo in frigo può essere usato anche oltre. Ma se voglio avere la prima pizza dopo 10 ore, e faccio un poolish di 1 ora, allora in questo caso il tempo riservato al poolish è soltanto il 10%. Se volessi rispettare la percentuale del poolish lungo, dovrei portare a 3,3 ore il poolish per un impasto a 10 ore, per avere di nuovo una percentuale del 33%.
Se io ho una w 280 il cui tempo minimo, ma proprio risicato, per la maturazione è 6 ore forse devo fare questo discorso: dal momento in cui immetto questa farina devo far lievitare almeno 6 ore l'impasto, come se si trattasse di un impasto diretto normale, al di là del fatto che il poolish sia stato fatto un'ora o 15 ore prima. Forse questo voleva intendere Teo nell'altro messaggio. Ma la domanda che ripeto è: se invece di 7 ore ho a disposizione 10 ore sempre con questa w 280, come mi comporto? se ho a disposizione soltanto 7 ore, allora tolgo le sei ore di cui ha bisogno come minimo la 280 per maturare e faccio il poolish in un'ora soltanto. Ma se le ore totali sono 10 o 20 o 30 come faccio? se sono 20 allora potrei fare un poolish di 6-7 ore, impastare e far lievitare ancora per 13-14 ore, ma in questo caso supero i tempi ottimali senza frigo per la w 280. Allora che potrei fare? a queste 20 ore tolgo il massimo che una 280 può lievitare senza frigo, io direi 12 ore, e mi rimangono 8 ore per il poolish.
Spero di non aver contorto troppo il ragionamento.
E poi: se volessi fare un impasto a sole 5 ore con il poolish (intendo: dopo 5 ore devo fare la prima pizza), dal momento in cui devo usare, come dice Teo, almeno farine di media forza, potrei in questo caso adoperare una 280 per un poolish di un'ora e poi immettere una 200 per completare l'impasto? Cioè: l'utilizzo di farine di media forza almeno può in questo caso-limite essere riservato soltanto al poolish e poi usare per la seconda fase una farina che può maturare in 4 ore? O forse la 280 utilizzata nel poolish rimane comunque immatura, in quanto poi il tempo totale è di sole 5 ore, al di sotto del tempo minimo per la 280?
Mi è venuta l'idea, con un poco di pazienza, di elaborare una tabella che permetta di darsi un'idea sui tempi ottimali di lavorazione del poolish, con l'inserimento di due variabili: tempo totale (il tempo che passa tra la creazione del poolish e la prima pizza) e tipo di farina. Con l'aggiunta anche di una indicazione di massima per la quantità di lievito da utilizzare con una temperatura ambientale media. Si potrebbero prendere ad esempio le farine Agugiaro, che probabilmente sono le più usate in assoluto, e per ogni farina indicare tempi ottimali per il poolish.
W 210-230 00 rinforzato verde (3-5 ore max di lievitazione)
poolish: 1 ora / impasto 4 ore/ totale 5 ore/ lievito:......
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w 300-320 00 superiore blu (8-10 ore senza frigo)
poolish: 3 ore / impasto 10 ore/ totale 13 ore/lievito....
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w 300-320 00 superiore blu (18-20 ore con frigo)
poolish 7 ore / impasto 20 ore (di cui 5 ambiente? o direttamente in cella)) / totale 27/ lievito...
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w 360-380 00 oro rossa (18-20 ore senza frigo)
poolish 8 ore / impasto 20 ore/ totale 28/ lievito...
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w 360-380 00 oro rossa (30 ore con frigo)
poolish 15 ore / impasto 30 ore (di cui 7 ambiente? o direttamente in cella?) / totale 45 /lievito....
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Non so se sto perdendo tempo a fare una cosa del genere. Comunque, per ritornare a quanto detto prima: se uso la w 300-320, il problema che mi pongo è questo: il tempo consigliato (e qui si potrebbe ovviamente modificare questo dato) è di 20 ore massimo con frigo. La farina che immmetto nella seconda fase rispetta questo tempo, ma la farina utilizzata per il poolish va oltre queste 20 ore. Va bene lo stesso? Chiaro che utilizzando la w 360-380, come sappiamo, possiamo andare oltre le 30 ore, e dunque vanno bene anche le 45 ore totali. Stesso discorso forse per la w 300-320 utilizzando il frigo.
Altro problema: se metto le palline subito in cella forse devo aumentare la quatità di lievito da usare nella seconda fase? o è meglio comunque lasciar stare a temperatura ambiente? Forse con farine più deboli, come la mia 280 è meglio fare un poolish di 5-7 ore senza aggiungere lievito nella seconda fase e mettere subito in cella? In fin dei conti, con la 280 io faccio lievitare l'impasto in cella per 17 ore circa, a cui si aggiungono le 6-7 circa del poolish. In pratica io utilizzo una farina al limite per la tecnologia del freddo, ma in questo modo faccio stare il poolish a temp amb per meno tempo rispetto al limite massimo di 10-12 ore consigliato per questa farina, anche se mettendo molto lievito non potrei portarlo a questo tot di ore. Un altro fondamentale interrogativo è dunque questo: la farina utilizzata per il poolish subisce un forte degrado, dato che triplica o quasi in poco tempo e va verso un livello di acidità molto consistente. forse la farina restante serve a correggere questa forte acidità, ma comunque anche essa deve maturarare, e dunque non si può fare una media precisa. Ma la forte acidità del poolish forse permette di diminuire i tempi di maturazione della restante parte di farina? Cioè: se la 280 matura in minimo 6 ore, o 10-12 a seconda delle interpretazioni, forse utilizzando il poolish queste ore si possono ridurre? Quello che vorrei sapere, insomma, è quali problemi e quali meccanismi si attivano nel momento in cui, con un impasto indiretto, si mette una parte di farina prima e una dopo, dato che comunque un certo tipo di farina ha comunque bisogno di un certo tempo per maturare.
Insomma, le variabili sono molte, ma se Teo ci da una mano a capire ulteriormente i principi del poolish, forse si potrebbe pervenire ad una tabella del genere. Voglio ancora precisare che se uno ha a disposione tot ore di tempo dal momento in cui inizia a quando fa la prima pizza, non c'è motivo per cui debba accelerare il poolish oltre certi limiti, si dovrebbe cercare di far lievitare il poolish per il tempo massimo possibile.
Forse ho messo insieme troppe cose in maniera confusa. Ma è forse un modo di iniziare a studiare questi meccanismi. Mi sarei potuto limitare a spiegare a Teo i problemi che ho con il poolish lungo o chiedere come migliorare il poolish breve, ma ad ogni spiegazione sorgerebbe una nuova domanda con il rischio che alla fine si è imparato tutto a memoria senza sapere il perchè. Piuttosto che farmi dire fai questo e fai quello, preferisco che Teo mi spieghi (ci spieghi) questi meccanismi, che poi a migliorare ci penso da me sulla base di queste spiegazioni e senza regole legate al momento, alla farina che uso, alle circostanze che trovo attualmente e che sicuramente non troverei identiche in altri luoghi.
Aggiungo una tabella che ho copiato non mi ricordo dove sulle quantità di lievito di massima
Dose di lievito
1-2 ore gr. 30
4-5 ore gr. 15
7-8 ore gr. 5
10-12 ore gr.3
15-18 ore gr, 1,5
Eh si... senza l'aiuto di Teo saremmo tutti persi...
PS: Stefano, hai un "sacro fuoco da pizzaiolo" dentro da far paura! (nel senso buono, ovviamente...) Complimenti per l'impegno!
Pardon avevo letto il messaggio ma poi avevo di deciso di rispondere in seguito per mancanza di tempo... l'avevo proprio dimenticato.
Il pizzetto l'ho fatto saltare già quest'estate ma ho ripromesso a mia figlia di farlo ricrescere... :))
purtroppo non c'è una regola che dice il poolisch è direttamente proporzionale alla lievitazione esempio :
1 ora di poolisch 4 ore lievitazione = questa proporzione non esiste basti pensare che ci sono poolisch di un ora e poolisch di 16-18 ore è naturale che nel poolisch di un ora hai meno sviluppo di acido lattico e fermentazione (produzione anitride carbonica) e di conseguenza il prodotto sarà meno ottimale rispetto ad un poolisch di 8-16 ore ma il problema è il controllo dell'impasto finale nel senso che un poolisch che è pronto in un ora darà successivamente una lievitazione precoce da controllare...
e altra considerazione da fare è che un poolisch veloce andrebbe completato con farine non troppo forti...
ma in linea di massima una proporzione buona per avere un prodotto buono può essere 1:3
1 ora di poolisch e 3 ore di lievitazione mentre per una maturazione ottimale è consigliabile 6 ore...
Saluti Teo
Allora dammi una risposta a queste due domande: se volessi evitare il diretto quando ho necessità di avere la prima pizza dopo 4-5 ore, potrei usare la 280 per un poolish di un'ora e poi una 200 per completare? O, disponendo soltanto della 200, proprio non conviene usarla anche per il poolish ed è meglio un diretto in questo caso?
Domanda numero 3: se tu avessi la mia farina 280 e volessi fare il poolish con passaggio in frigo, come faresti con i tempi per ottenere il massimo possibile in qualità?
Mi interesserebbe sapere se, secondo te Teo, sono esatte queste quantità di lievito di massima che ha riportato Stefano (a proposito, stiamo parlando di lievito fresco e comunque andrebbero bene anche per l’impasto diretto, vero?):
Dose di lievito per durata di lievitazione
1-2 ore gr. 30
4-5 ore gr. 15
7-8 ore gr. 5
10-12 ore gr.3
15-18 ore gr, 1,5
E poi: esiste (o si potrebbe inventare) una formula con la quale calcolare, con buona approssimazione, di quanto si dovrebbero aumentare o diminuire queste quantità di lievito di massima in base alla temperatura ambientale?
Esempio per un impasto diretto con lievitazione di 10-12 ore:
- temperatura ambientale bassa -> formula -> lievito da usare = (3gr + una certa percentuale)
- temperatura ambientale alta -> formula -> lievito da usare = (3gr - una certa percentuale)
Grazie!
Con Stefano parlavamo di poolisch e quindi i trenta grammi a ora si riferivano alla maturazione del poolisch..
purtroppo una formula ben precisa non c'è dipende dalla farina (debole, media, forte), dalla stagione, dall'umidità, dalla temperatura, dal tipo di impasto (diretto, indiretto), dalla temperatura finale dell'impasto, dal tipo di massa che si fà (dura, morbida, asciutta), dalla presenza di sale, dagli ingredienti dell'impasto...
come si fà a calcolare tutte queste variabili quando ognuno di noi a le proprie variabili...
io personalmente vado da un minimo di 1 grammo a litro ad massimo 12,5 grammi a litro..
Saluti Teo
io una 200 non la userei piuttosto uso la 280 in questa maniera:
come arrivo sul posto di lavoro faccio il poolisch esempio:
arrivo alle 16.00 faccio il poolisch lo copro e poi verso le 22.00 lo completo con la seconda fase e poi lo metto in cella alle 23.00 e il giorno dopo come arrivo lo tiro fuori alle 16.00 per essere pronto per l'ora dell'inizio lavoro..
intanto preparo il poolisch per un altro impasto per 22.00..
Saluti Teo
Scusate se m'intrometto,quindi le palline le fai 4 ore prima di stenderle e le rimetti in frigo?
no, fai le palline e le metti in cella fino al giorno dopo.. e poi tre o quattro ore prima le tiri fuori e le usi
Saluti Teo
Ok,grazie....Un saluto a tutti......
Hai perfettamente ragione, Teo… cercherò di essere più preciso…
Caratteristiche dell’impasto:
- impasto diretto (tipo napoletano)
- farina con W intorno a 280-320 (max, ma proprio max, 340…)
- sale 50 gr per litro
- impasto morbido (1600-1700 di farina per litro d’acqua)
- ossigenazione durante l’impastazione
Vorrei sapere quali quantità di lievito (fresco) useresti in estate, primavera/autunno, inverno.
In linea di massima, andrebbero bene queste quantità per le varie stagioni (naturalmente con temperature e umidità nella media)?
- in estate: 1 grammo/litro
- in primavera/autunno: 6,5-7 grammi/litro
- in inverno: 12,5 grammi/litro
E comunque… quanto incide l’umidità sull’azione del lievito? Un aumento dell’umidità costringerebbe ad aumentare o diminuire la quantità di lievito?
Grazie (e, come sempre, tuo debitore…)
vado a naso :
1-3 grammi per l'estate lievito fresco;
4-7 grammi per la primavera lievito fresco;
7-10 grammi per l'autunno lievito fresco;
10-15 grammi per l'inverno lievito fresco ;
però onestamente non hanno un senso logico
perchè se oggi vado a lavoro e fà più freddo o meno di conseguenza aumento o diminuisco....
da considerare anche che l'autunno in calabria non è come quello che c'è in alto adige...
ma questo è solo un esempio...ma c'è ne sono tantissimi da fare.....
la tabella migliore sarebbe trovare la quantità giusta di lievito oggi e poi regolarsi di conseguenza con le temperature del giorno successivo.....
L'umidità maggiore ritarda la lievitazione (umidità ambientale o della cella o della farina)...
coincide poco ma tutte queste variabili fanno quel tanto per sballare una tabella bella e pronta..
Saluti Teo
Grazie, Teo! Come sempre preciso e puntuale...