Farine forti, maturazione e alveolatura
Ciao a tutti,
sono un nuovo iscritto del forum e mi chiamo Davide. Mi sono iscritto perché la pizza è probabilmente il mio piatto preferito e desidererei approfondirne i metodi di preparazione per poter creare a casa qualcosa che almeno somigli a quei piccoli capolavori che si gustano in pizzeria.
Ho mangiato una pizza al "Pizzarium" di Bonci a Roma e sono rimasto veramente impressionato dalla qualità degli ingredienti ma soprattutto dall'impasto. Ed è qui che iniziano le mie perplessità:
1) Bonci (in televisione) dice di usare farine del Mulino Marino. Ho guardato le specifiche (sul sito) di queste farine (di tipo 0, oppure Buratto 2) e mi sono accorto che non hanno una dose elevata di proteine (11,9% per la 0 e 12,23% per la Buratto di tipo 2) e quindi (se ho capito bene leggendo i vari interventi su questo forum) non si possono annoverare tra le cosiddette "farine forti". Eppure, Bonci dice di lasciare l'impasto in frigo per 24h. Ma la tabellina riportata dall'utente "Pixior" riporta chiaramente che per farine con
W = 240 maturazione tipica in 6 ore (faccio corrispondere W=240 a 12/12,5% di proteine)
la maturazione avviene appunto in 6h. Quindi sono un po' confuso. Chi ha ragione?
2) A questo punto mi viene spontanea la domanda: perché usare allora farine forti se con una farina debole si raggiunge la maturazione più rapidamente e senza bisogno del frigo? Ecco, deve esserci evidentemente qualcosa che mi sfugge...
3) Forse questa domanda è in parte legata alle altre due: come fate ad ottenere quella magnifica alveolatura che ho visto in alune vostre foto?
Scusate, so che ho posto un po' troppe domande ma l'argomento è molto interessante.
Grazie mille!
Ciao,
Davide
ciao Davide. allora bene o male la storiella è la seguente.
la maturazione è un processo di destrutturazione dell'impasto; si perfeziona nell'arco di circa 24 ore (a prescindere dalla forza della farina impiegata) e comporta almeno due conseguenze: la digeribilitá del prodotto finale e il rilassamento della maglia glutinica.
il rilassamento in realtà dipendere anche da altri fattori, primo fra tutti la forza della farina, e pertanto non viaggia in perfetto parallelo con la maturazione. infatti, se qualsiasi impasto matura nell'arco di circa 24 ore, il rilassamento invece dipende: le farine deboli richiedono meno di 24 ore per rilassarsi, quelle forti invece anche di più.
Ciononostante di tanto in tanto i due concetti, grazie alla loro affinitá, vengono sovrapposti, nel senso che spesso molti parlano genericamente di maturazione volendo in realtá intendere il rilassamento.
Ciò detto, una farina come quelle di cui parli (W 240) richiederá sempre e comunque 24 ore per maturare; per rilassarsi invece, trattandosi di una farina di forza media, potrá richiedere un po' meno tempo ma, ad opinione del sottoscritto, non al di sotto delle 12 ore.
in generale le farine di media forza sono quelle più adatte per la pizza: sviluppano una maglia glutinica in grado di trattenere i gas e restituire quelle belle bollone di cui parli; le bolle però non dipendono solo dalla forza della farina: ci sono in gioco tanti altri fattori, primo tra i quali la forza dell'impasto (non della farina), che si ottiene effettuando delle pieghe. 😉
PS: per la pizza si usano farine non deboli perché l'impasto ha bisogno di una maglia discretamente tenace da resistere alle varie sollecitazioni cui sará sottoposto dal pizzaiuolo; con una farina debole la puoi fare la pizza... ma risulterá più difficile da gestire.
Grazie mille, Polash, per la spiegazione!
Quello che ho potuto notare io, è che dopo 24h di maturazione in frigo, e dopo che lo tolgo dalla ciotola, l'impasto è pieno di bucherellini (dove era a contatto con la ciotola) ed è totalmente sgonfio.
A questo punto, mi chiedo: è normale che sia così, perché poi deve lievitare di nuovo (per quanto tempo?) oppure, invece, staccandolo dalla ciotola che era in frigo dovrebbe già essere bello gonfio e quindi pronto per la stesura?
Davide
Eh, 'na parola... se avessi qualche foto ti potrei dire di più, ma così...
Mi pare di capire che stai provando la pizza "Bonci's style", quindi in teglia e bella alta. E' un tipo di pizza che a maggior ragione richiede una farina di forza, quindi assicurati di non usare una farina debole; per capirlo, basta che controlli la confezione: se c'è scritto che è adatta per pane e pizza puoi star tranquillo; se invece parla di biscotti, pasta frolla, besciamella & co., hai per mano una farina debole.
Detto questo, se mi parli di un impasto che si presenta "totalmente sgonfio", mi viene da pensare che quindi prima era bello gonfio; e allora in questo caso è possibile che sia passato di lievitazione. Bonci in genere in TV consiglia un intero cubetto di lievito (o l'equivalente di liofilizzato) e poi schiaffa tutto in frigo: se hai fatto questo, calcola che quantitativi simii di lievito sono troppo alti, anche se utilizzi il frigorifero e per la prossima volta ti consiglio di utilizzare molto meno lievito... per esempio 3 grammi di lievito di birra fresco (se usi quello liofilizzato l'equivalente è 1-1,5 gr) su 1 Kg di farina.
Per quanto riguarda l'uso del frigorifero, il discorso è troppo lungo: tieni presente che se impasti la sera precedente per mangiare la sera successiva, l'importante è che alla fine di quelle 24 ore ti ritrovi con l'impasto steso sulla teglia, lievito al punto giusto e pronto per l'infornata... e per arrivare a questo non puoi tenerlo in frigo per tutta la durata delle 24 ore.
Una ricetta tipo, ad esempio potrebbe essere questa: farina 1 Kg, acqua 650 gr, lievito (vedi sopra), sale 20 gr, olio 30 gr; impasti tutto e lasci riposare per circa 2 ore a temperatura ambiente; poi "stagli" l'impasto in 2 o 3 panetti, ciascuno dei quali lo ungi con olio e lo metti in un contenitore tre volte più grande del panetto e schiaffi il tutto in frigo; i panetti saranno pronti per essere stesi e farciti quando si sono rigonfiati di 2-3 volte il volume iniziale. Il problema a questo punto è quando tirarli fuori dal frigo: se già dentro il frigo appaiono belli gonfi come sopra descritto, basta tirarli fuori 1-2 ore prima della stesura/farcitura; se invece dentro il frigo faticano a gonfiarsi, devi tirarli fuori parecchio prima, di modo che abbiano il tempo di gonfiarsi come detto; purtroppo su questo punto solo l'esperienza ti potrà guidare. Di norma dopo la farcitura si passa direttamente all'infornata, però alcuni - specie in ambiente domestico - sono soliti attendere un certo lasso di tempo di modo da concedere all'impasto una sorta di "terza lievitazione".
Infine, se ora come ora ti ritrovi per mano un impasto come quello sopra descritto, l'unica cosa che ti posso consigliare di fare (e sempre dietro l'assunto che la mia "diagnosi" sulla sovralievitazione sia corretta) è di tirarlo fuori dal frigo e dargli delle pieghe di rinforzo su una spianatoia infarinata; poi aspetti un'oretta circa e procedi con la stesura.
Buone pizze 😉
Polash, sei un mito! Proverò a seguire i tuoi consigli.
Grazie!
Ho mangiato una pizza al "Pizzarium" di Bonci a Roma e sono rimasto veramente impressionato dalla qualità degli ingredienti ma soprattutto dall'impasto. Ed è qui che iniziano le mie perplessità:
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watson
Ciao, guarda che non hai scritto nulla dopo i due punti 🙁
[quote=BlackDragon]
Ciao, guarda che non hai scritto nulla dopo i due punti
beh... proprio perchè è perplesso! XD XD