Preciso che l'impasto che sto tentando di "inquadrare", e definirlo "perfetto" con caratteristiche ben precise, è quello che deve poi essere in simbiosi con la mia pizzarella ( fornetto), al fine di trasformarsi in una pizza che rassomigli il più possibile ad una verace napoletana;
Per questo motivo potrebbe, non essere perfettamente conforme ad un classico napoletano da destinare ad un forno a legna.
Per questo motivo cerco di pigliare un pò da Ciro, un pò da Fiocco, da Marco, da Pizzamike, da Paciussi, da Pizzocchero, insomma da tutti, per realizzare l'impasto perfetto.
Impasto che per essere perfetto deve avere le caratteristiche di quello che ho preso al supermercato già pronto. Ed è qui che mi deprimo: possibile che un volgare prodotto industriale imbottito di chissà che porcherie, sia migliore di uno fatto artigianalmente??

                                    LO DEVO FARE IO!!!

Quello che so, è che è fatto a livello industriale, con farina rinforzata e appena fatto va in bustoni e in frigo, poi sporzionato nelle vaschette, messe in frigo a 4 gradi, da consumarsi nelle 24 ore seguenti, e che va tolto dal frigo un paio d'ore prima dell'utilizzo.
Quando l'ho provato, per caso, appena giunto a casa, l'ho diviso in tre panielli, in pratica ho fatto lo staglio, era ancora freddo, ma già un pò lievitato; dopo 1 ora, è cresciuto quasi del doppio, nella stesura risultava abbastanza morbido, con delle bolle, e opponeva una certa resistenza ad allargarsi.
Se avessi aspettato un'ora in più, forse si sarebbe steso con più facilità;
Ma il risultato è stato meraviglioso!
Un bordo alto e semivuoto, che si scioglieva in bocca, pizza morbida e fragrante, come nelle migliori pizzerie di Napoli (e non sto esagerando).
Di tutte le prove che ho fatto, non ho mai raggiunto questo risultato.
Sono graditissimi i consigli di  tutti voi, affinchè questa mission impossible, diventa possible:-)))).
Saluti Falcon