Aprire una pizzeria per asporto da Zero
Buongiorno a tutti.
Scrivo questo topic per avere qualche parere (ripeto: solo qualche parere) nell'aprire una attività da zero.
Ecco il solito pollo dirà qualcuno. Concordo pienamente.
La mia situazione è la seguente: età 41 anni compiuti, impiegato in azienda metalmeccanica, nessuna esperienza nel settore della ristorazione.
Stanco della solita routine da dipendente mi sto facendo un'idea sull'aprire una pizzeria per asporto che sia in grado di offrire oltre alla pizza classica rotonda anche quella in teglia ed anche altri prodotti da forno come focacce, torte salate e dolci da forno.
La clientela prevalente dovrebbero essere mense aziendali, bar, ritrovi, feste e così via, eventualmente anche avventori con vendita diretta, dipende dall'ubicazione dell'esercizio.
Con il forno di casa me la cavo davvero bene, riesco a sfornare anche 5/6 pizze classiche rotonde, a mio avviso di ottima qualità, che hanno poco da invidiare a quelle che trovi in pizzeria dalle mie parti.
Con questo non voglio assolutamente sminuire la categoria, anzi quello che so fare l'ho imparato grazie soprattutto ai vari forum battuti da professionisti del settore, come questo per esempio, dunque GRAZIE.
Prescindendo dalla disponibilità monetaria, ammettendo di utilizzare un locale idoneo allo scopo in affitto e soprattutto ben conscio del fatto che fare cinque/sei pizze alla domenica per la famiglia/amici non è certo come lavorare professionalmente a ritmi di rivendita dovendo soddisfare le richieste più disparate, avete consigli da dare?
Sto andandomi a sfracellare contro un muro? Mi sto buttando da un burrone?
Consigli di qualsiasi tipo sia burocratico che specifici professionali sono bene accetti.
Ovviamente prima di aprire farei un corso a livello professionale ed inoltre penso che richiederei la presenza di un pizzaiolo professionista per qualche tempo all'inizio.
Grazie a tutti.
[quote=deck6]Buongiorno a tutti.
Scrivo questo topic per avere qualche parere (ripeto: solo qualche parere) nell'aprire una attività da zero.
Ecco il solito pollo dirà qualcuno. Concordo pienamente.
La mia situazione è la seguente: età 41 anni compiuti, impiegato in azienda metalmeccanica, nessuna esperienza nel settore della ristorazione.
Stanco della solita routine da dipendente mi sto facendo un'idea sull'aprire una pizzeria per asporto che sia in grado di offrire oltre alla pizza classica rotonda anche quella in teglia ed anche altri prodotti da forno come focacce, torte salate e dolci da forno.
La clientela prevalente dovrebbero essere mense aziendali, bar, ritrovi, feste e così via, eventualmente anche avventori con vendita diretta, dipende dall'ubicazione dell'esercizio.
Con il forno di casa me la cavo davvero bene, riesco a sfornare anche 5/6 pizze classiche rotonde, a mio avviso di ottima qualità, che hanno poco da invidiare a quelle che trovi in pizzeria dalle mie parti.
Con questo non voglio assolutamente sminuire la categoria, anzi quello che so fare l'ho imparato grazie soprattutto ai vari forum battuti da professionisti del settore, come questo per esempio, dunque GRAZIE.
Prescindendo dalla disponibilità monetaria, ammettendo di utilizzare un locale idoneo allo scopo in affitto e soprattutto ben conscio del fatto che fare cinque/sei pizze alla domenica per la famiglia/amici non è certo come lavorare professionalmente a ritmi di rivendita dovendo soddisfare le richieste più disparate, avete consigli da dare?
Sto andandomi a sfracellare contro un muro? Mi sto buttando da un burrone?
Consigli di qualsiasi tipo sia burocratico che specifici professionali sono bene accetti.
Ovviamente prima di aprire farei un corso a livello professionale ed inoltre penso che richiederei la presenza di un pizzaiolo professionista per qualche tempo all'inizio.
Grazie a tutti.
ciao benvenuto sul forum..
di dove sei?
ciao sono di Monselice a 20 km da Padova (homo nordicus)...
ciao benvenuto...
diciamo che ti stai mettendo in una spirale di preoccupazioni.
il momento attuale aiuta,anzi.
cmq in bocca al lupo.
ale
A prescindere dalla qualità del lavoro,le soddisfazioni,le aspirazioni,ecc,ecc...
Semplicemente da titolare di una pizzeria,non guadagnerai MAI E POI MAI,il corrispettivo di un dipendente di medio livello,con 13a,14a,ferie,fine settimana,mutua,malattia,infortuni,liquidazione,pensione...
Senza pensare che dovrai scontrarti ferocemente con Nas,Asl,Comune,Fisco,GdF,Ispettorato del lavoro,le cui sanzioni possono tranquillamente rovinarti economicamente,se non addirittura macchiarti la fedina penale...
Chi si imbarca in queste avventure(compreso il sottoscritto),lo fa perchè è alla canna del gas,e non ha altre possibilità di inventarsi qualcosaltro per campare...
Comunque se decidi,ti faccio i miei migliori auguri...
Grazie a tutti per le risposte.
Ammazza... è poco più che andare ad un ballo di carnevale...
Meglio così, preferisco risposte ruvide ma realistiche.
Grazie
io ho venduto settimana scorsa la mia pizzeria da asporto che avevo avviato quasi 16 anni fa. per andare in fabbrica......dopo una settimana posso dire che non mi manca per niente.
chi mi ha comprato la pizzeria indebitandosi, inizia a capire cosa vuol dire fare il 90% dell'incasso in 40-50 minuti, la gente che si spazientisce ad aspettare 10 minuti però arrivano tutti insieme. io ho insegnato per 5 settimane l'acquirente eppure nel momento di picco era completamente in panico. quella tensione nervosa alla lunga ti logora, per il resto è solo un'agonia tra concorrenza che continua ad aprire, costi di gestione che salgono, tasse spropositate, controlli, mille obblighi e cretinate varie che costano fior di quattrini ma non rendono niente. la continua sensazione di non essere mai in regola e se entra l'ispettore di turno ti fotte l'utile di mesi di sacrifici.
lavorare con la febbre, la diarrea, il mal di schiena sempre di sabato e domenica, tutte le feste, ferie con il binocolo e sentirsi in colpa in vacanza perchè i clienti andranno dalla concorrenza. perdere progressivamente i contatti con tutti gli amici e i parenti perchè hai sempre questo impegno inderogabile. mille rinunce e alla fine per cosa? con le pizze che si vendono a meno di un panino del mc donald (un assemblato di prodotti industriali), quando invece il suo prezzo reale è di oltre il doppio.....non ne vale più la pena. ormai è una guerra tra poveri senza senso.
Ciao jerry76.
Beh...diciamo che forse una settimana è un po poco per avere rimorsi, specialmente se ne avevi le tasche piene di quello che facevi prima.
Io che vengo da lavoro dipendente ti posso dire che hai altre cose che ti logorano in fabbrica. Lo stress continuo, il fiato sul collo, gli attriti con i colleghi, il fatto che c'è sempre qualcuno o più di qualcuno che decide anche il momento in cui devi andare al cesso, umiliazione perché sei completamente annullato come persona.
Sì probabilmente non sarai assillato come in una attività in proprio, anche perché alle 5 sei fuori e chi si è visto si è visto, ma le grane non mancano anche ai dipendenti.
Ma allora mi chiedo io, tutti quei locali che vedo sono tutti popolati da persone che amano farsi del male? Com'è possibile che non ci sia nemmeno un lato positivo?
Devo dire che avevo qualche speranza che questa iniziativa potesse rappresentare un investimento per il futuro, ma evidentemente non è così.
Non è questione di masochismo,ma semplicemente di doversi inventare un mestiere....
ma stai pur sicuro che se vai da qualsiasi esercente di bar/pizzeria/ristorante ,e gli chiedi di barattare il locale,con due posti da dipendente ,per lui e la moglie,fidati che te lo tira dietro....
Invece fino alla Prima Repubblica,quindi primi anni 90,erano attività remunerative...ora con gli studi di settore,i costi dei dipendenti,dell energia,delle materie prime( a me mandano per mail il listino SETTIMANALE della carne),e quel che è peggio la gente non esce e non spende più come una volta...
Poi tuttora esistono dei fenomeni,che lavorano sempre forte,ma sono appunto fenomeni,col locale avviato,atrezzature ammortizzate,muri di proprietà ereditati ,con clientela fedele e benestante che non risente della crisi...
Ti dirò che negli ultimi 6 anni ha lavorato in fabbrica part-time al mattino e in pizzeria alla sera, quindi la vita che ho scelto di fare a tempo pieno la conoscevo già, cosi come la spensieratezza all'uscita da lavoro, durante le ferie, il sabato e la domenica. invece la pizzeria è sempre li in testa. il lunedì apri la posta elettronica e trovi le email del commercialista che ti rovinano la giornata. e poi commissioni da fare, cose da andare a comprare, la banca. non hai mai un minuto di testa libera.
ovvio che mi dispiace aver smesso di fare pizze per lavoro, perchè come ben sanno gli utenti che mi conoscono, mi ero appassionato di brutto a questa arte. purtroppo non sempre fare per lavoro quella che è una passione alla fine è poi veramente gratificante.
Ciao, per quanto riguarda le tante pizzerie che vedi in giro con gli annessi proprietari, è come per noi vedere i tanti operai e pensarli in brodo di giuggiole coperti dal posto fisso! ma in fondo è giusto tener presente che non'è tutto oro quello che luccica, è naturale che quando un lavoro arrivi a non reggerlo più, tutto sembra meglio.
l'errore che dovrai stare attento a non commettere. sarà quello di valutare le cose sull'onda dell'euforia, che oggettivamente non bastano le serate con gli amici per ritenersi idoneo alla professione, perchè come detto da altri aprire una pizzeria non equivale a fare il pizzaiolo, intanto per essere un buon pizzaiolo ci vogliono almeno 2 anni di lavoro continuo,ma metterti in proprio è un'altra cosa, l'idea di assumerne uno all'inizio è rischioso perchè oggi tra i pizzaioli c'è gente disperata che si presenterà al lavoro e ti farà perder tempo e clientela, dovrai impegnarti h 24, dalla spesa mattutina alla pulizia serale.
Ti auguro che questo lavoro ti appassioni, perchè solo con la passione riuscirai a passare l'euforia iniziale e resistere quando prenderai coscienza che i soldi non saranno tanti, che gli amici li vedrai passare solo a prendere la pizza, che la sera avrai la schiena a pezzi che avrai la sensazione di essere un super precario a vita. Allora ti dico perchè lo continuerai a fare, perchè probabilmente non sai ballare ne tanto meno cantare, perchè non sei laureato in medicina o in ingegneria e perchè dovrai pur campare. Oggi purtroppo di pizzerie ne trovi ad ogni angolo e ti assicuro che una soltanto ogni 10 guadagna bene! le altre cambiano gestione continuamente o tirano uno stipendio ma senza le reti di protezione di un'impiegato. Ciao e in bocca al lupo
PS Un'assaggino di quello che dovrai aspettarti sarà già da quando inizierai a confrontarti con alcuni degli impiegati di usl, suap ecc, spesso arroganti
e strafottenti, allora fammi una cortesia fatti risentire!!
Grazie a tutti.
In effetti, non mi sono mi sono mai fatto prendere dall'illusione di chissacché, né tantomeno sono preso da chissà quale euforia.
Sto solo cercando di farmi un'idea su questa cosa, se può avere almeno una parvenza di fattibilità. Effettivamente mi rendo conto che buttarsi in questa iniziativa per avere meno di quello che già ho non ha molto senso.
Probabilmente bisognerebbe partire già con le spalle ben coperte, magari venire da famiglie che già hanno attività simili.
Beh ragazzi grazie, sicuramente ci penserò molto bene prima di cambiare capitolo.
Nel frattempo mi diletterò sul forno di casa, magari chiedendovi consigli sugli impasti e le tecniche, sempre che siate disposti a condividere, ovviamente.