ancora sulla pizza fritta
buongiorno
vi ho scoperti ieri, e per quello che è il mio problema ho fatto delle ricerche nel forum, ma non ho trovato; allora inizio un nuovo messaggio.
Il mio problema è che devo iniziare a lavorare, tra circa un mese, ma non in un locale, perché ho un posto ambulante; partecipo a fiere, sagre e feste tematiche. Ho intenzione di produrre la pizza fritta (così resto fuori dalla concorrenza della piastra e delle salsicce.... olte che cercare di mantenere vivo il ricordo della cucina italiana nel mondo).
In merito all'impasto, che dovrebbe essere quello della pizza, ho letto diversi messaggi, e la cosa che mi preoccupa è la temperatura, sia esterna che degli elementi; ed anche i metodi della lievitazione.
Insomma, io farei l'impasto, 5kg, al mattino intorno alle 9; lievitazione un'ora; poi farei i panielli, poi verso le 13 comincerei a formare e riempire, per friggere e vendere (si spera!!!!). Verso le 17 se è andata bene dovrei fare dell'altro impasto, da utilizzare a partire dalle 19/20 fino a notte (in estate si lavora pure fino alle 4 o 5 del mattino).
Per le temperature: mi troverei a lavorare fra i 15 ed i 40 gradi, nell'arco dell'anno.
Chiedo a voi esperti (sicuramente chiunque è più esperto di me) se devo seguire qualche raccomandazione, se posso fare qualcosa per prevenire eventuali inconvenienti; anche se c'è qualche testo che posso comprare.
Ringrazio chiunque vorrà darmi un aiuto
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Ciao Martino, l'impasto classico della pizza non è ottimale x la frittura, leggiti i post sui "panzerotti" pugliesi, uno degli esperti è peppelisi ( chiedo scusa se non nomino altri esperti ma in questo momento mi ricordo di lui).
Guarda il suo filmato che alla fine fa vedere gli ingredienti ideali x la frittura.
In bocca al lupo x il tuo lavoro
http://it.youtube.com/watch?v=bKVoLZYxvdA
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louis51, graze per la risposta e grazie .... per gli auguri
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