Ciao a tutti.
Nonostante tutti i professionisti di questo forum mi contendano gelosamente per le mie preziose consulenze, oggi li snobbo e mi rivolgo ai soli amatori e a chi si confeziona la pizza senza l'ausilio di un forno dedicato. [6]

Potrebbe capitare che il vostro fornetto Ferrari o simili muoia di vecchiaia; potrebbe altresì capitare che il forno di casa non arrivi ai canonici 250 gradi (che già di per sè non sono proprio il massimo per cuocere la pizza); potrebbe semplicemente capitare che volete risparmiare sull'elettricità o che vi siete rotti di andare appresso alle procedure laboriose per ottenere il massimo dai fornetti per pizza... Voi penserete, "ma chi è questo sfigato?"... È presto detto: io! Ebbene, per chi dovesse un giorno di questi trovarsi a farmi compagnia, ricordo che esiste un metodo di cottura alternativo che da risultati molto buoni (a mio avviso superiori a quelli che ho ottenuto fonora con i mezzi anzi citati): parlo della cottura nel testo romagnolo, cioè, quella sorta di padella bassa e spessa che viene usata per fare le piadine e/o altra roba.

Avrei potuto passarvi l'intera procedura, ma poichè é stata scopiazzata da internet, riporto invece la donte diretta...
http://profumodilievito.blogspot.it/2008/06/la-pizza-nel-testo.html?m=1

La cosa che mi ha più gratificato di questo metodo è il fatto che la pizza, sebbene rimanga palliduccia, sviluppa un certo contrasto fra croccantezza esterna e morbidezza interna: nulla di paragonabile a quanto ottenuto con forni "seri" ma comunque un discreto compromesso.

Buona pizza! 😉