Anche se non sono un esperto, per qualche ricordo da ragazzino riguardo a forni con piano un pò freddo ( dato per scontato che le pizze sotto sono solo colorate e non bruciate ) , forse qualche piccola dritta...ma non la prendere per oro colato; ma innanzitutto
- sposti bene il fuoco sul fondo in modo da riscaldarlo bene _dappertutto_ prima di spazzolare?
- sei sicuro che sotto le pizze non sia attaccata troppa farina, in particolare semola ( gusto amarognolo "localizzato")?
- sei sicuro che l'impasto non sia sovrammaturo e con eccessiva presenza di zuccheri semplici e disaccaridi ( pizza croccante bassa, gusto biscottato /  acidulo, leggermente amarognola l'inevitabile crosticina ).
Quindi, esclusi i casi precedenti, e nel caso si tratti effettivamente dii sporco, una volta spazzolato, prova a sprecare una panetta; la allarghi un pò, diciamo 20 cm, ci ficchi sopra il gancio per la legna, la trascini a passeggio per tutta la platea; la giri e fai la stessa cosa.
Se non ricordo male, poi si dovrebbe dare da mangiare al maiale...ma ormai sono altri tempi 🙂

Saluti e simpatia

Francesco
87.16.116.120

Prendo spunto da questo messaggio per raccontarvi, con certezza, con prove effettuate sul campo, dell'aspetto più o meno bruciato della pizza.
Sono perfettamente d'accordo con Pizza -maniata, sull'importanza della  MATURAZIONE DELL'IMPASTO.
Una volta spazzolato, il forno non ha più responsabilità ( a meno che non abbia temperature infernali).
Io ho provato a cuocere sabato scorso, pizze con due impasti diversi: uno di circa  10 ore e l'altro con 3 ore circa( con più lievito e meno sale);
ebbene, le pizze fatte col primo impasto, si gonfiavano subito, e se non stavo attento, si bruciavano in meno di 2 minuti ( aspetto tipico della napoletana) morbida, le altre, con il forno ancora più caldo, si son cotte in non meno di 4 minuti, restando uniformemente colorite, senza evidenti segni di bruciature ( aspetto della milanese), chiaramente più asciutta e  croccante.
Saluti Falcon
85.18.12.242