piano forno
[La domanda è autoesplicativa]
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151.44.172.199
Provo a risponderti ma prendi tuuto con le molle, perchè ho solo letto e non ho nè il forno nè esperienza.
L'altezza consigliata (da Marco) è il diametro/3.4 e l'apertura normalmente ha dimensioni di 22x44.
Sempre lui consigliava come misura minima i 105cm di diametro. Per il suolo servono mattoni adatti: teoricamente si usano mattoni specifici pressati di tipo semi artigianale, tipo questi:
www.forniaversa.it
mentre per la volta: http://www.fornacesorbo.it/default.htm
per un forno domestico però credo che si possano usare anche mattoni
semi industriali come quelli di qualità rossa della alfacaminetti.
Il rapporto sale/ ...non lo so, in altrenativa so che alcuni usano cenere o vetro e argilla espansa.
Per la cupola ti conviene partire con un giro di mattoni in piedi di taglio
Spero di non averti detto stupifdate troppo grosse.
Buon lavoro e... spero intervenga qualcuno che sa effettivamente come si lavora
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Ciao carissimo.................... pensaci bene e la sabbia del mare????? Che ne diresti!!!!!!! [3] [2] [2] [40] [33]
62.13.172.67
Grazie per i consigli, vabbè ho capito che forse mi conviene mettere argilla espansa, costa meno ed è molto più facile da reperire.......
per il piano di appoggio.... deve essere libero di muoversi a causa delle dilatazioni termiche giusto?? ma i limiti del piano di appoggio devono stare all' interno del primo corso di mattoni della volta o all' esterno??
e poi un altra cosa, scusate ma tipo 100 anni fa o ancora prima non esistevano i refrattari come mattoni..... e quindi facevano i forni con mattoni fatti a mano ma non di tipo refrattario giusto??
quindi si possono usare classici mattoni piani trafilati a macchina??
grazie
151.44.61.20
Ciao,
purtroppo non Ti posso dare risposte esaustive non essendo un esperto ne un costruttore, soprattutto sul forno da pizza, ma qualche piccola indicazione da amatore...
Per il sotto piano, visto che riferisci alle tradizioni, il sistema d'eccelenza più tradizionale che ho potuto vedere e sentire io prevedeva l'utilizzo di piani di mattoni e/o gesso interposti tra uno strato più spesso inferiore di piroclastiti ( sabbie vulcaniche composte di pomici, pozzolane e lapillo variamente composte ad alto potere isolante ) ed uno strato superiore più sottile di sabbia silicea o ferruggine vulcanica o miscele dei due materiali, tarato per ottenere un opportuno bilanciamento del piano con il cielo.
La volta era composta di mattoni ad alta resistenza termica, per le argille di provenienza particolare impiegata, ad esempio nella mia zona si conoscono ancora quelli dell'Etna, ma soprattutto __pressati__ i mattoni trafilati non sono adatti ai forni ne ai caminetti ma addirittura neanche alle canne fumarie o ai canali del fumo. Si spaccano. E non hanno parametri termici adatti. Poi si metteva del gesso, a volte con un certo tenore di allume, poi strati variabili di piroclastiti e/o rocce vulcaniche o tufi di derivazione vulcanica 'concreti', sempre ad alto potere isolante. Anche le malte erano prodotte con argille particolari, calci particolari e pozzolane particolari che le rendevano più o meno refrattarie.
Ora, questi materiali, non è che fossero a composizione 'certificata'. Erano conosciuti ad occhio e scavati da numerosi mastri. il meccanismo di trasmissione della competenza tipo "corporazioni" con Mastri ed Apprendisti, garantiva il riconoscimento 'a vista in cava' e la composizione "ad occhio". Non era così semplice come dici Tu... oggi non c'è modo di ottenere gli stessi materiali, se non facendosi fare il forno dai pochissimi che hanno mantenuto quel sapere passando attraverso anni di crisi. Infatti, con l'avvento di prodotti in serie più economici il sistema dei Mastri ha visto passare anni di crisi, fino a causare l'estinzione di molte tradizioni locali ed oggi pochissime persone conservano i residui vestigiali della vastissima base culturale che lo caratterizzava.
Volendomi fare un forno economico oggi, penso che la cosa migliore per me sarebbe utilizzare materiali isolanti refrattari commerciali in luogo delle piroclastiti, ma con conducibilità analoga intorno a 0,50-0,60. Ce ne sono in commercio di vari tipi, in particolare penso agli inerti leggeri espansi opportunamente composti in calcestruzzi leggeri. Per gli strati di bilanciamento bisognerebbe cercare materiali con conducibilità più alta, circa il doppio dello strato isolante, ma alta inerzia termica e calore specifico. E ce ne sono diversi... sabbie particolari, sabbia e vetro, cocciopesto usato sciolto. Il sale solidificandosi crea un piano durissimo e non mi piacerebbe avere una soletta così sotto i preziosi tavelloni refrattari della platea. I mattoni decenti, come Ti ha detto Marcolin, li vendono. La malta già pronta va abbastanza bene, anche se non come la tradizionale. il gesso normale sopra la volta tiene abbastanza.
Per un forno da poche pizze, si potrebbe pure non bilanciare affatto o bilanciare solo con 4-5-6 cm. di sabbia... che sia o no marina. Io il piano mio fiornetto prefabbricato del mare l'ho solo isolato con argilla espansa e cenere ed il piano regge benissimo le mie 8-10 pizze.
Saluti e simpatia
Francesco
79.3.6.178
Ciao francesco, è un peccato che si perdano certe conoscenze, perchè insieme se ne andrà anche la sensibilità e il rispetto verso quanto la nostra terra ci regala. Ti auguro di riscoprire più cose possibili.
A proposito ...mi son permesso di dare un'occhiata al Foglio: Catanzaro. Argille gessose salate, argille con lignite, arenarie argillose... i "veci" han saputo valorizzare quanto la natura concedeva.
La tua descrizione dei vecchi forni si potrebbe leggere nelle formazioni geologiche. Se ti interessa potrei trovarti i posti dove si hanno gli affioramenti. Qualche possibile cava: al Mte Basilica,o in zona Settingiano, o a N di Squillace, o tra Squillace e il mare...
Ieri in Val d'Aosta ho visto un vecchio forno di pane incredibile (e dismesso da 50 anni): niente mattoni, solo pietre metamorfiche (scistose) tagliate a rettangoli più o meno regolari, tenuti assieme da una "argilla" rossastra che non riesco a capire dove possano aver rimediato,e forse addirittura sono limi glaciali , il tutto disposto con maestria assoluta a formare la cupola. L'altra cosa pazzesca è che non c'è una bocca del forno ma una vera e propria porta d'entrata. Probabilmente avevano saputo trovare in questo modo il giusto equilibrio tra materiali, prodotto e necessità. Da quanto mi han detto è stato usato per almeno un secolo: alla facciazza dei nostri materiali!
ti mando la foto [13] [27]
x filo: scusa l'intromissione, sogno anch'io un forno a legna e pur non sapendoti aiutare ti auguro di riuscire a farlo e ti consiglio di cercare nel forum che ci sono molte info affascinanti.
Marco
82.60.51.22
Marco,
il mio vecchio forno di 2 metri che abbiamo trovato annesso alla vetusta casa "di contadini" in cui abito oggi quando abbiamo comprato negli anni '70. Mattoni legati con TERRA! Terra scavata in giro qua vicino... il posto dove abito si chiama _"Cava"_.
La terra dei giunti ha retto benissimo le decine di anni di uso senza alcuna cautela precedenti e successivi al nostro arrivo, fuochi immensi di frasche di ulivo accesi senza alcuna preparazione a distanza anche di molto tempo gli uni dagli altri e facendo saltare diverse canne fumarie... i mattoni sono parecchio sbriciolati ma neanche una crepa visibile nell'insieme della volta...
Saluti e simpatia
Francesco
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