Per iwk e... a proposito di legna da ardere...
[La domanda è autoesplicativa]
no l'abete non è dannoso almeno che io sappia
In tronchetti non so ma se bruci il legno di abete in tronchi ha il difetto di scoppietare un casino e non riesci a cuocere neanche una pizza senza riempirla di zampilli e carbone
Ha il bello che fà molta fiamma
ciao , bisogna stare molto attento ai tronchetti che si trovano in giro , non tutti sono idonei per cucinare . alcuni contengono collanti o resine che compromettono oltre il gusto anche la salute di chi mangia.
è da molto tempo che uso tronchetti e il migliore in assoluto e più sicuro perchè certificato su ogni cartone che contiene solo faggio è il tronchetto "SOLE MIO " della SITTA che però (purtroppo )è il più caro dovuto ,forse ,dal fatto che solo loro certificano ogni cartone.
saluti mistikpizza
Tutti i legni teneri come abete pino e altro sono proibiti per usi alimentari.
Ho una lunga serie di documentazione da poterti inviare per e-mail.
Saluti
82.190.148.138
In caso di cottura a calore, ha importanza il tipo di legna ?
Se si la robinia va bene in questo caso?
81.208.74.187
2.1 Combustibili
La 1. normativa per l’attuazione della legge federale sulla protezione delle immissioni stabilisce che nelle stufe a camino possano essere bruciati solo combustibili a ridotta emissione di fumi. Ad esempio legna naturale tagliata in pezzi, compresa la relativa corteccia, ad esempio sotto forma di legna in ciocchi o in mattonelle compresse anche mattonelle di lignite. Per contro, non è permesso l’utilizzo di: legna laccata o rivestita con materiali sintetici legname trattato con protettivi, rifiuti domestici, mattonelle di carta (sostanze nocive: cadmio, piombo, zinco) legna umida (umidità residua superiore al 20%).
La combustione - La legna ricca di resina (abete rosso, pino silvestre, abete bianco) tende a rilasciare scintille. Questi tipi di legna devono essere utilizzati a sportello chiuso. In particolare i legni di conifera come abete bianco, abete rosso, abete americano e pino silvestre tendono a rilasciare una leggera cenere volatile, che si nota solo aprendo lo sportello. La combustione della legna più essere suddivisa in tre fasi: Fase di essiccazione: L’acqua ancora presente nella legna asciugata all’aria (15-20 %) evapora. Questo avviene ad una temperatura dica. 100° C. Quindi, nella fase di accensione, alla legna si deve apportare del calore, cosa che si più effettuare facilmente aggiungendo legna a combustione rapida. Prodotti della combustione: Dal punto di vista chimico, la legna è composta prevalentemente da carbonio, idrogeno ed ossigeno. Sono praticamente assenti sostanze inquinanti quali zolfo, cloro e metalli pesanti. Dalla combustione completa della legna risultano quindi soprattutto anidride carbonica e vapore acqueo quali sostanze gassose, nonchè in quantità minore,cenere di legna quale residuo solido della combustione. Per contro, se la combustione della legna è incompleta, possono venir emesse tutta una seria di sostanze inquinanti, ivi compresi, ad esempio, monossido di carbonio (tossico), acido acetico, fenoli, metanolo (tossico), formaldeide, fuliggine e catrame. Se si preferisce la legna, utilizzare legno duro ( betulla, faggio, quercia, olivo, alberi da frutto in genere). Piccole quantità di legni resinosi, come pino ed abete, possono essere utilizzati per innescare il fuoco, ma non per la formazione della brace e la cottura, perchè l'alta percentuale di resina e la presenza di Creosoto e Trementina possono produrre fumi di sostanze pericolose, alterazione del sapore dei cibi e, mescolandosi col grasso che cola dalla griglia, produrre scintille e fiamme violente che possono proiettarsi fuori da piano di cottura e comunque bruciare i cibi.
Creosoto - Con la Direttiva 2001/90/CE, del 26 ottobre 2001, la Commissione Europea ha vietato la vendita ai consumatori del preparato noto come creosoto, ottenuto distillando catrame di carbone ed utilizzato come preservante del legno. La decisione è stata presa alla luce della potenzialità cancerogena di tale preservante. Il divieto (che sarà efficace al più tardi a partire dal 30 giugno 2003) si estende anche al legname trattato con creosoto nelle applicazioni industriali, nei pali del telegrafo e nelle traversine delle strade ferrate (documento in formato pdf).
82.190.148.138
Grazie IWK per l´interessante post informativo.
Volevo chiederti sei sicuro che la legna si definisca umida se l úmiditá residua é superiore al 20%. In Austria questo limite é fissato al 30%. Poi é chiaro piú secca é meglio é.
Saluti, Merlino
217.116.64.52
Anche a me sembra un pò esagerato classificare umida una legna al 25%di umidità interna.
Purtroppo mi sembra che in Italia non ci sia una normativa ben precisa sull'argomento, e le poche normative europèe si prestano a varie interpretazioni.
Le informazioni che ho acquisito le ho prese un pò ovunque e non appena trovo qualcosa di più preciso in merito te lo comunico.
Ciao
82.190.148.138
al 25% è umida eccome e il motivo è che la pianta viva e vegeta in piedi ha circa il 36% di acqua mentre il legno stagionato per es per falegnameria ha umidità sul 12-13% e se l'essicazione è naturale ci impiega anni a scendere a quel valore
82.56.31.100
Gentile Penelope,
puoi bruciare tranquillamente legna con umiditá interna del 30% senza problemi. In Austria la vendono con la dicitura "Ofenfertig=pronta per il forno" e rientra nella Classe III della nomenclatura europea. Ti faccio presente inoltre che un albero vivo e vegeto ha un´umiditá interna fino all´80% della sua massa, a seconda del tipo di legno e della stagione.
Cordiali saluti,
Merlino
217.116.64.48
fidati il legno al max ha il 36% di acqua altrimenti se ne avesse l'80% quando si secca avrebbe un calo di peso enorme meno della metà
Poi + il legno è secco e meglio è brucia meglio si accende meglio fa meno fumo e riscalda molto di + perchè l'acqua che contiene quando brucia se ne và sotto forma di vapore dal camino e come sai per far evaporare acqua ci vuole calore
87.0.97.94
Accurato come al solito. Ottimo, Confermo!
Saluti
iwk
82.190.148.138
Ho preso 500 g di tavolette molto sottili di pioppo, (legno molto poroso, non certo ideale per la pizza, ma indicativo come esperimento). La sua umidità era al 78% (misurata con igrometro GANN-HIDROMETTE COMPACT S della VOLTA S.p.A. -Costo € 180,00-).Ho lasciato essiccare il tutto sotto il sole di agosto per circa un mese.
RISULTATI:
Umidità iniziale: 78%
Peso iniziale: 500g
Umidità finale 10%
Peso finale essiccato 200 g
Perdita di peso 300 g
Calo effettivo di peso in percentuale 60%
Conclusioni: Non tuti i tipi di legni perdono così tanto peso come il pioppo. Comunque la perdita di peso può variare dal 30% al 60% in funzione della fibra del legno se è compatta come gli olivi, quercie, fagacee ecc. o porosa come betulle, abeti, pini ecc.
E' ovvio che stò parlando di essiccazione al 15% che si ottiene solo dopo 18/24 mesi di corretta stagionatura.
Molti considerano giustamente legna verde la legna appena tagliata, ed erroneamente secca quando il taglio risale soltanto a 3-4 mesi.
E' ovvio che con questi parametri il calo di peso è minimo.
Sempre a disposizione per ogni approfondimento, tempo permettendo.
Cordiali saluti
Iwk
82.190.148.138