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modifiche GGF continua...

(@simonebula)
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[La domanda è autoesplicativa]

Citazione
Topic starter Pubblicato : 24/10/2006 19:08
(@francesco-valerio-gallo)
Membro Registered

La pietra refrattaria non é propriamente un isolante, ma piuttosto si può vedere come un accumulatore di calore, cioé ha la proprietà di assorbirne grandi quantità per poi rilasciarlo. Ne deriva il fatto che in una camera di cottura funga anche da stabilizzatore di temperatura, in quanto parte del calore precedentemente accumulato viene rilasciato al bisogno e si unisce a quello prodotto dalla resistenza. Un isolante vero e proprio ha la caratteristica di essere pessimo conduttore di calore, ma per per essere pessimo conduttore, di solito é anche cattivo assorbitore. Infatti, quello che difficilmente passa da un lato all'altro del materiale, pure difficilmente passa dall'esterno all'interno.
Se servisse solo isolare un pò di più, basterebbe un bel foglio di fibra ceramica ( magari rivestito per evitare di mangiarne filamenti sulla pizza ) sopra la resistenza, ma dubito che servirebbe un granché... secondo me il calore dissipato attraverso il cielo del GGF é irrilevante rispetto a quello sprecato all'apertura della porta ed a quello assorbito dai nostri impasti iperidratati soprattutto per l'evaporazione repentina che provocano nella piccola camera.
Saluti e simpatia
Francesco
80.207.188.149

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Pubblicato : 24/10/2006 20:05
(@simonebula)
Membro Registered

si, è vero... materiali ceramici come i refrattari hanno una elevata capacità termica che gli consente di tenere e trsmettere grandi quantità di calore, altro sono gli isolanti, anche se per forza di cose un refrattario ha anche una certa capacità d'isolamento... forse ho mischiato un po' i concetti xchè avevo pensato a cosa sarebbe successo scambaindo le 2 idee (refrattario sopra il cielo o isolante sopra la resistenza), visto che così erano più praticabili...
Sono d'accordo sul fatto che gran parte del calore se ne vada nell'infornata, però su questo non ci si può fare nulla... mentre non sottovaluterei il calore dissipato in alto, l'aria calda convoglia verso il cielo e se qui ci fosse uno strato isolante incontrerebbe una maggiore difficoltà nel disperdere il calore... comunque sono ipotesi, sarebbe molto interessante pensare a qualche prova che non comporti troppi stravolgimenti...
Ciao
Simone
193.111.70.131

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Topic starter Pubblicato : 24/10/2006 21:33
(@pixior)
Membro Registered

La prova che ho fatto mettendo la refrattaria da 30x30 sotto la resistenza del cielo ha dato un sicuro esito positivo circa la capacita' del forno di trattenere la temperatura.

Vi do un po' di dati :

(con la platea regolata a 280 gradi partendo da 20 gradi ambiente):

Tempo normale per portare da 20 a 350 gradi il cielo = 35 minuti
Tempo con refrattaria superiore (da 20 a 350 gradi)  = 48 minuti.


Abbassamento della temperatura in condizioni normali dopo infornata :

da 350 gradi scende in 30 secondi a circa 290 gradi. Per risalire impiega tutto il tempo di cottura della pizza (e non basta neppure).

Abbassamento della temperatura con la refrattaria superiore dopo infornata :

da 350 gradi scende a 340 in 30 secondi e risale a 350 in altri 15 secondi.

Cottura della pizza con refrattaria superiore :

All'inizio si ha un effetto di rigonfiamento del cornicione superiore alla norma e molto piu' simile alla cottura a legna. (questo mi aveva fatto entusiasmare !!!).
Alla fine cottura pero' il risultato rimane molto simile a quello senza la refrattaria superiore (normale - purtroppo).

Il grosso vantaggio pero' lo si rileva infornando una pizza dopo l'altra.
In condizioni normali si deve attendere un pochino (manciate di minuti) prima di infornare le successive pizze, mentre con la refrattaria superiore si puo' procedere senza mai fermarsi.
Altro vantaggio : se si spegne la resistenza superiore non si ha un abbassamento marcato della temperatura e si puo' cuocere benissimo.

Per le eventuali prove di modifiche vi consiglio di tenere presente quanto ho scritto nei post precedenti circa la necessita' di attenzione ai materiali usati (tipo isolante dei cavi in silicone da modificare o soprapporre con guaina in fibra di vetro ecc.)

Salutoni.

Pixior









213.26.18.251

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Pubblicato : 24/10/2006 22:00
(@simonebula)
Membro Registered

Ciao, ma tu come hai fatto a inserire la refrattaria sotto la resistenza? e x non schiacciare il sensore del termostato? che spessore di refrattario hai usato?
I risultati in quanto a mantenimento della temperatura sono ottimi, già metterebbero a tacere i mugugni dei commensali in attesa fra una infornata e l'altra....
Ciao
Simone
193.111.70.131

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Topic starter Pubblicato : 24/10/2006 22:47
 Pich
(@pich)
Membro Registered

Associandomi alle domande d SimoNebula che mi hanno incuriosito parecchio, ti chiedo:

ha provato a mettere anche delle refrattarie ai lati e dietro?

ciao ciao e mille grazie per le tue prove precise!

Pich
212.131.161.130

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Pubblicato : 24/10/2006 23:08
(@pixior)
Membro Registered

Ho messo solo una lastra di refrattaria dello spessore di 12 mm sotto la resistenza superiore.

Per sostenerla ho costruito un piccolo supporto con un angolare di alluminio (una L di 10 mm x 25 mm) che manteneva la refrattaria a 9 cm di distanza dalla platea.

Ho avuto una minima difficolta' a evitare di far toccare il bulbo del termostato a gas sul lato destro.
Gli sono girato attorno con la struttura.

Logicamente l'angolare di alluminio alla temperatura di lavoro non va bene, perche' si cuoce e perde di resistenza deformandosi (diventa molle e cedevole), ma la mia era solo una prova.

Per sostenere la refrattaria in modo definitivo si deve usare una L in acciaio inox o almeno in ferro (meglio se alluminato) e fissare la L con dei rivetti alle pareti (o con viti autofilettanti stando attenti a non bucare i cavi elettrici posti dietro alla lamiera).

Non appoggiate nulla sulla resistenza, perche' si rovinerebbe irrimediabilmente.

Salutoni.

Pixior


213.26.18.251

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Pubblicato : 25/10/2006 00:57
(@habana-pizza)
Membro Registered

Complimenti a pixior e a Tutti gli Archimede del club smanettoni.

Vorrei dirvi, così come richiestomi da Falcon, le modifiche al mio forno ed alcune osservazioni già precedentemnte esposte.

Allora il forno che uso e che o messo in foto è un pirolitico della Smeg potenza 3 KW.

Dopo diverse infornate mi si è rotto il vetro della porta, pensavo già alle botte di mia moglie, visto che il forno era praticamente nuovo.

allora mi sono ingegniato e ho sostituito il vetro, pardon il doppio vetro esistente, con una tripla lamiera di acciaio inox "intercapedinata" da un doppio foglio di fibra ceramica ignifuga, a mo' di ripieno.

La porta così ottenuta, e che voi potete vedere in foto è stata tutta rivettata con rivetti acciaio inox, altrimenti fonderebbero.

Sistemata la porta, ho coibentato tutte le pareti con lo stesso foglio di fibra, le laterali ed il cielo, ma attenzione non internamente alla camera, bensì come potete immaginare nell'intercapedine tra la lamiera int. ed est.

Ho dovuto staccare il fermo porta della pirolisi, per ottenere l'apertura della porta anche quando va a Temp., ed inoltre ho posto la refrattaria, di spessore 5 cm, così come la vedete, sul fondo.

Per quando riguarda il sistema elettrico, i fili del pirolitico sono già a norma per l'alta Temp.

Osservazioni:

Io credo che il limite dei forni elettrici bassi stia nella mancanza di spazio-camera che non permette ai vapori di cottura un loro assorbimento rapido, infatti nel mio forno quando si va in cottura il vapore crea una specie di effetto serra sopra la pizza che me la lascia ben umida dopo 1 minuto di cottura.
Oltretutto un forno a legna napoletano mediamente ha una altezza uguale al mio forno (circa 38 cm)

VORREI PERO' DIRE FORSE IL TRUCCO DEI TRUCCHI

Il forno non deve mai spegnersi, il mio se si spegne inavvertitamente la T. scende e x la pizza ci vogliono 2 minuti abbondanti.

Il mio forno non si spegne mai se non dopo il periodo di pirolisi, quindi è lì che ho trovato il vantaggio rispetto ad un qualsiasi altro elettrico tardizionale con termostato.

Il forno che pixior ha suggerito con potenza 2.7 ed consumo 1 KW ora, significa che arrivato a T. si stacca e poi riprende.
Per T. elevate le resitsenze non devono staccarsi.

In ultimo la mia refrattaria come vedete dalla foto è molto spessa. Questa mi da problemi in accensioine, ci voglio tre ore per andare a T. però vi assicuro che dopo la piastra sarà completamente bianca e non come la vedete in foto appositamente sporcata per farvi notare le differenze.

Non so dirvi altro, se posso esservi utile è un piacere.

Hasta luego
Arturo 
   
84.221.63.191

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Pubblicato : 25/10/2006 09:03
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