materiale refrattario per forno: è pericoloso il conglomerato?
la mia domanda deriva da una serie di conversazioni con diversi rivenditori di forni a legna della provincia di Cagliari...
mi sembra di aver capito che la massima garanzia di qualità e salubrità la dia il cotto refrattario, che non è altro che un impasto di argilla refrattaria cotto in appositi forni (>1000 gradi).. in pratica è un prodotto naturale, una particolare terracotta molto resistente al calore.
ho notato che molti produttori realizzano il piano del forno in lastre di cotto refrattario... ma per la cupola tendono ad usare materiali differenti: vari tipi di conglomerato refrattario.
il problema che mi pongo è che mi hanno detto che il cemento contenuto in questi materiali può con il tempo sfarinarsi e dare luogo a polveri nocive (qualcuno dice addirittura cancerogene).
volendo realizzare un forno per casa, mi pongo una serie di domande...
prima opzione: faccio un forno interamente in mattoni refrattari; ci vuole più tempo ma dovrei essere sicuro perché sto usando materiali naturali assimilabili alla terracotta.. (o no?)
seconda opzione: assemblo un forno prefabbricato interamente in terracotta... spendo forse di più (xché ci sono pochi fornitori) ma vado tranquillo... (se non uso prodotti chimici nocivi nelle giunzioni)
terza opzione: me ne frego e mi prendo il forno in conglomerato più economico del mercato xché tanto se mi deve venire il cancro mi viene comunque e tanto vale ricomincio anche a fumare (o no?)
quarta opzione: mi diverto a costruire un forno in argilla e sono tranquillo (salvo che devo aver voglia di ricostruirlo spesso perché sicuramente combinerò qualche casino mi si spaccherà alle prime accensioni)
quinta opzione: mi faccio fare da un vasaio i componenti in terracotta e li assemblo (come la seconda opzione)...
insomma, non so se si è capito ma ho le idee un po' confuse!
chi mi può aiutare con qualche nozione più precisa?
88.56.48.210
una domanda più precisa:
come possiamo sapere se i materiali refrattari sul mercato siano idonei per uso alimentare? chi lo può certificare?
88.56.48.210
domanda ad altra domanda.
perche hanno l autorizzazione a venderli per quell uso se non fossero idonei?
La certificazione te la da' il costruttore, se poi vuoi di do' un indirizzo di una fabbrica di forni in sardegna.
ciao ciao
62.47.2.118
(so che c'è una fabbrica a Simaxis che lavora bene... i loro prodotti sono anche facilmente reperibili a Cagliari)
vorrei solo capire se c'è qualcosa di vero in quello che mi hanno detto [45]
(in particolare, il venditore cercava di spingermi verso l'acquisto di un forno Felici interamente in terracotta)
88.56.48.210
mi sembra di aver capito che la massima garanzia di qualità e salubrità la dia il cotto refrattario, che non è altro che un impasto di argilla refrattaria cotto in appositi forni (>1000 gradi).. in pratica è un prodotto naturale, una particolare terracotta molto resistente al calore.
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ciao.sono i vari rivenditori che ti hanno indicato esattamente cosi'?cosi' come hai scritto?perche' non e' propriamente esatto.la resistenza al calore deriva da una miscela di componenti.la terracotta, non ha niente a che dividere con il refrattario.ti passo una pagina.ciao.amedeo.
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http://www.alfredoneri.com/i_materiali_per_i_forni.htm
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mi pare di avere capito, leggendo solo un paio di info, che il conglomerato costa sicuramente meno, ma che chiaramente ha qualche proprieta' in meno del refrattario;cioe' resiste ad una minore temperatura,la miscela del conglomerato e' assolutamente piu' economica del refrattario, e meno fragile del refrattario ed e' facilmente riparabile, anche se forse consuma di piu';ma dipende anche dal rivestimento esterno.il fattore di una certa tossicita', non esisterebbe, siccome la forza della coesione della miscela conglomerata, lo e' dovuta alla cottura della miscela stessa.che avviene sicuramente a piu' di 1000 gradi.al momento non vedo notizie di questo problema.diciamo che sarebbe da definire atossico.c'e' da dire, che non va' grattato con spazzole, oppure rovinato con oggetti a punta, etc etc .ma la lucidature della base di cottura,che si nota quando e molto caldo, e l'ottimo risultato della miscela conglomerata.un lavoro pressoche perfetto.(almeno ho inteso cosi').ciao.amedeo.
188.222.62.50
Categoria: Cottura - Forni
Prodotto: forno felici Ø 100
Codice: felforn100
forno Ø 100 interno,interamente in terracotta refrattaria, l'unico con la certificazione che attesta l'idoneita' per uso alimentare
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CIAO.MA, SENTI, mi sembra quasi pubblicita' ingannevole;cosa vuol dire,questa certificazione?chi la rilascia?questa mi sembra una auto-certificazione.tutti i forni alimentari sono idonei alla cottura alimentare;e il prezzo che ti offre si puo' sapere?aspetta a leggere nuove info e nn avere fretta ad acquistarlo;poi la terracotta,di per se' e fragile.tutte le pentole in terracotta, si staccano sempre le maniglie!!e quelli che hanno provato ad inserire delle piastre .nella miscela alla base, per aumentare la conduzione a fuoco minimo, se la sono vista sempre staccare dopo u po';ma.se vuoi cerco altre info.ciao.amedeo.
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Ciao a tutti. Io ho un forno FELICI nella mia cucina mis 80x100 confermo l'idoneità del materiale anche se non mi è stata rilasciata alcuna certificazione. Anche la volta, fatta in pezzi componibili è di materiale refrattario, si differenzia dal conglomerato in primis
per il prezzo in quanto molto più caro, poi per la qualita del prodotto finito in fatto di tenuta temperatura etc. Ne ho usato uno per più di dieci anni con utilizzo familiare di 2 volte la settimana e adesso ne ho uno nuovo in una nuova casa.
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ciao il mio mam e un mescola di cemento refrattario e ceramica, il morello per esempio è fatto con una mescola alla bauxite, come ha scritto amedeo l'aspetto lucido quasi come l'acciaio del piano stà a significare la perfetta coesione della mescola. io personalmente stò valutando l'idea di costruirmi un forno a legna nella cucina di casa e sto valutando l'idea di autocostruirmelo in mattoni refrattari, penso che una volta fatta la struttura in compensato, appoggiarci sopra i mattoni con malta refrattaria non sia un lavoro esageratamente complicato.
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ciao.per un utilizzo da casa dove le temperature sono veramente al di sotto che di quelle di una pizzeria e' molto ma molto piu' semplice di quello che si crede.ciao.amedeo.
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grazie per le info... il link è veramente molto interessante.
che dire... è un universo, praticamente ogni produttore ha la sua formula.
in questa situazione, in cui non si sa bene di che cosa è composta la miscela che poi diventa il materiale refrattario di ciascun produttore, non sarebbe comunque sbagliato approfondire i criteri in base ai quali il prodotto può dirisi "per uso alimentare".
(non ho fretta per l'acquisto, sto appena iniziando a documentarmi)
ciao e a presto, Emiliano
82.84.232.49
ciao emanuele, ti posso chiedere quanto ti è costato il forno Felici?
l'hai comprato direttamente dalla casa madre o da un rivenditore?
quali caratteriistiche secondo te lo differenziano da un forno in mattoni refrattari o da un forno in conglomerato refrattario (se hai avuto modo di provarli..)?
ciao e grazie
Emiliano
82.84.232.49
scusa, perché dovrei avere a casa temperature più basse della pizzeria?
non posso deciderla io in funzione del tipo di prodotto che voglio ottenere?
cioè, se voglio pane, sto sui 200°... pizza classica 300-350°, pizza napoletana 400-450° e oltre... o no?
P.S. quindi conviene autocostruirsi un forno in mattoni refrattari?
ma vanno bene anche per il piano del forno o conviene procurarsi altri materiali? non è che poi i mattoni finiscono per cedere troppo calore superficiale col risultato di bruciare il fondo della pizza? conviene allora usare altri materiali? (tavelle refrattarie, cotto...)?
ciao e grazie
82.84.232.49
ciao.andiamo per ordine.
1)il felici ,io ho solo portato qui per info.per via che dicevi della certificazione....
2)per la temperatura;mai potrai avere per lungo tempo, le temperature che normalmente si usano per servizio in una pizzeria.chi ci ha provato,o ha trovato delle crepe, oppure il forno si e' deformato,oppure il forno e' fatto a regola d'arte ma il discorso allora e diverso.
3)la terra cotta ,la miscela viene creata al massimo di 1000 gradi e qualcosa di piu';il conglomerato molto di piu';da qui la resistenza maggiore.la minor fragilita' alle crepe comunque.per il resto il conglomerato te lo devi arredare te, coprire te.il terracotta e bello da vedersi cosi';io sono portato a pensare cosi', dopo una visione molto accelerata di vari siti.ciao.amedeo.(ma i costi li conosci gia'?le differenze?).
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ciao.dimenticavo:il bello del conglomerato e' che costando poco, puoi comunque fartelo fare su tuo disegno o un disegno a scelta della azienda.in effetti piu' il materiale e' pregiato piu' e di difficile fattura e modellazione.chiedi, io ne ho visto parecchi di belli e di mille fattezze.i rivestimenti poi, sono una delizia, se si ha un po di fantasia.ciao.amedeo.
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Ciao Emiliano, per il forno Felici puoi entrare nel loro sito internet trovi tutte le informazioni che vuoi. Per quanto mi riguarda il primo l'ho acquistato direttamente da loro consegnato dal corriere e pagato alla consegna. Il secondo l'ho comperato da un rivenditore che già avevo contattato la prima volta ma non ricordando più il nome della ditta da contattare direttamente l'ho acquistato da lui. Costo 750 euro basamento 80x1oo. Viene fornito in vari pezzi che vengono assemblati a incastro. Bisogna farci il basamento dove apporgiarlo con 10/15 cm di materiale isolante, idem ai lati e sulla cupola, poi devi fare la canna fumaria che trovi gia fatta in acciaio, se vuoi risparmiare. La tempertaura supera i 4oo gradi peò come dice il nostro amedeo non so se in una pizzeria dove usato giornalmente potrebbe andare bene, logicamente il mio, perechè la ditta in questione fa dei forni per pizzeria che sono una favola sempre con il refrattario, logicamente avrà uno spessore più grande. qui al nord ci sono poco o niente rivenditori in quanto c'è poco mercato, così dicevano dove l'ho comperato, i problemi canna funaria hanno praticamente azzerato le vendite. Parlando sempre del costruttore hanno un pochino di esperienza, producono forni dal 1502 ( millecinquecentodue ) così dicono loro. Ciao
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