In merito ad eventuali pericoli riguardante alimenti cotti sulla pietra refrattaria autocostruita con la malta refrattaria, ho chiesto informazioni dettagliate ad una nota azienda produttrice.
Riporto quanto mi ha riferito un tecnico dell'azienda: "  NON ci sono pericoli di inquinamento degli alimenti cotti su una pietra realizzata con malta refrattaria (  riferimento: Refrax della Alfarefrattari; la malta refrattaria, viene utilizzata, tra l'altro, per unire tra loro mattoni per piani cottura, per cui, anche se di poco, le "fughe" sono a contatto con alimenti. Unico problema la fragilità, per cui consigliano i mattoni."
Saluti, Falcon

Grande Falcon,
come appunto ne parlavamo anche via email hai fatto benissimo ad informarti.
Mi sentirò più tranquillo anche io.

Ciao

Ma quindi si può utilizzare la malta refrax anche da sola senza mescolarla con altri cementi?
Per risolvere il problema della fragilità, supposto che parliate di fragilità allo sforzo dovuta al peso io risolverei il problema facendo 9 mattonelle 12x12x1 cm (affiancandole avremo un piano di 36x36x1 cm)... il piano componibile diventa anche comodo da riporre... che ne dite? 🙂

Buongiorno, riesumo il post dopo 5 anni e passa....

Il fatto di non utilizzare nessun inerte come da indicazioni non mi ispirava, ed in effetti facendo una prova si ottiene una tavella troppo delicata, a mio avviso utilizzabile solo con un supporto.

L'idea di armarla l'ho scartata a priori, in quanto secondo me con un spessori così limitati ad alte temperature la deformazione dell'armatura finirebbe col rompere il cemento, viceversa una armatura troppo sottile risulterebbe poco utile.

Sto facendo quindi una prova aggiungendo sabbia, fine da rasatura mescolata ad un po' di sabbia più grossa. Vediamo cosa esce, sicuramente verrà meno fine, ma non credo sia un grosso problema in quanto la parte a contatto con la cassaforma dovrebbe risultare comunque molto liscia..