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Fornetto casalingo

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(@simonebula)
Membro Registered

Ciao, in effetti il problema della potenza totale c'è, anche se punterei più a un discorso di dispersione...
Voglio dire una resistenza da 1000 watt ha un limite fisico di temperatura raggiungibile che credo sia più alta dei canonici 400°C, il problema è che cede una quantità x di calore all'ambiente che se fosse completamente isolato andrebbe ad aumentare la temperatura fino ad arrivare teoricamente ad avere  la stessa T della resistenza. Invece le dispersioni varie presenti nel fornetto fanno si che in pratica si cerca di riempire un secchio bucato e bucato anche bene, basti pensare a quando si apre il coperchio per infornare, quanto calore se ne va?
Io comunque ho un fornetto del tipo che dice Pich: sopra resistenza, sotto riscaldato dal fornello ed in effetti le cose sono migliori che con il ferrari, però c'è sempre il problema di bilanciare il gas con il sopra e il già citato problema che al momento di aprire se ne va molto del calore prodotto. Una soluzione alla Gennaro cioè sopra tutto chiuso e infornata in orizzontale credo sarebbe la migliore...
Ciao
Simone

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Pubblicato : 16/12/2004 19:21
(@mexpizza)
Membro Registered

Controllo adesso dopo il mio ultimo messaggio di ieri, i vostri interessantissimi post, premetto che mi sono messo ieri sera a fare dei calcoli tra mezzanotte e mezzanotte e mezza ( con quello che ne può uscire a quell'ora) e leggendo con piacere i vostri suggerimenti mi sembra che ognuno di noi si sia reso conto dei potenziali punti di difficoltà, ma che allo stesso tempo stiano anche emergendo delle soluzioni comuni e condivisibili. Praticamente abbiamo capito dove stanno gli inghippi e quale potrebbe essere l'unico modo di risolverli !

Veniamo a qualche punto importante:
- riscaldamento del suolo. L'ipotesi della resistenza elettrica inferiore appare di difficile realizzazione. Mi sembra che siamo ormai concordi su questo. Nelle mie prove notturne, sulla carta, ero partito mettendo una resistenza e facendo dei piccoli fori sul suolo per facilitare la salita di aria calda. Abbandonata subito l'opzione sono passato ad un bruciatore a gas sotto il suolo, nella speranza di concentrare in breve tempo l'afflusso di calore, evitare di rimanere al buio in casa ecc...ecc....e sperando di non dover fare dei "forellini". Per il suolo avevo pensato ad una tavella di refrattario 40X40X3. Oppure due unita da 40X20X3.
Per la volta direi che la resistenza elettrica regge ancora come idea.

- relativamente al discorso dispersioni, concordo pienamente con quanto detto, ma non sono pessimista sul fatto che se ne possa diminuirne una gran parte andando appunto a giocare sulle altezze interne rispetto agli spessori. Cioè se abbasso lo spazio interno al minimo indispensabile, e allargo le varie pareti in maniera da ottimizzare l'isolamento ma senza influire troppo sul peso...ce la possiamo fare ? Credo di si. Quello che voglio sperare è che internamente si riscaldi tanto, mentre esternamente ci metta mooolto più tempo per far passare il calore. Del resto non è che scopriamo l'acqua calda. Basta guardare un forno smontato per capire che dobbiamo solo ottimizzare il principio di base. Se raggiungo molto velocemente in uno spazio relativamente piccolo 400 gradi, non è detto che con la stessa velocità i 400 gradi si riversino fuori, inoltre passando almeno 2 strati di mattoni da 6 cm (per ogni lato) ben coibentati è come inglobare il forno in uno spazio che è 8 volte le sue dimensioni, cioè appunto isolarlo .
Non ci sono dubbi sul fatto che anche davanti occorre una chiusura a vetro o qualcosa di simile. Lasciare aperta una bocca del genere significherebbe voler riscaldare la casa.
Ringrazio Falcon per il supporto e non a caso se guardiamo il fornetto ariete possiamo imparare molto. Del resto stiamo solo cercando di fare qualcosa di simile utilizzando materiali migliori .

Per il discorso delle tenuta totale, una volta finito di fare in mattoni una struttura che appunto assomiglierà a quella del fornetto ariete, anche se sarà molto più pesante ed un pò più alta, occorrerà poggiarla su una base in metallo che poi si fisserà sul carrello e "avvolgerla" con 2 strisce di ferro , un pò come se il ferro fosse lo spago che avvolgiamo attorno ai pacchi.

Nella prima prova sono partito da un peso molto elevato e adesso se non sbaglio sono arrivato attorno ai 50kg. L'ideale sarebbe scendere un altro pò.

Teniamo sempre in vista l'idea di base, ossia fare con dei materiali di buona qualità qualcosa di simile ai fornetti . Lo sappiamo tutti che per un buon forno il discorso sarebbe diverso.

A presto.

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Pubblicato : 17/12/2004 01:56
 Pich
(@pich)
Membro Registered

Ottimo sunto!
Secondo me non dobbiamo esagerare nemmeno troppo nel peso.
Se vedi il fornetto ferrari lo strato refrattario sotto è abbastanza sottile(sarà 2 cm) eppure regge abbastanza bene il calore.
Secondo me si può cercare di riutilizzare il sistema di isolamento dei forni elettrici:si prende un vecchio forno elettrico,si toglie la parte di sotto che verrà sostituita dal refrattario a contatto col gas e si può usare già direttamente il grill di sopra come resistenza!(ovviamente smontando i termostati e montandone altri per temperature più alte)
Infine resta da chiudere con uno sportello!

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Pubblicato : 17/12/2004 03:13
(@focacciapanzerotto)
Membro Registered

Non mi dite subito di no, anche se, non essendo del settore può darsi che dica cose inesatte:
1) Refrattario perchè viene usato tale materiale? esclusivamente in quanto ha buona resistenza al caldo (non si spacca), disperde poco il calore, non accumula calore sul refrattario (se l'accomulasse, la parte inferiore della pizza sarebbe bruciata!), basso costo di acquisto, mantiene quindi tutto il calore nel forno (bocca piccola).
Se quanto al punto 1 fosse esatto, ci sono altri materiali che attualmente possono isolare il forno con forse migliore rendimento, ed altri materiali per costruire il fornetto che non si spaccano, trattengono il calore, e di costo non elevato.
2) da altro post leggo "pizza alla pala messa sul refrattario" normale rigonfiamento "pizza messa in teglia" BOOOM rigonfiamento.
Se quanto al punto 2 fosse esatto avremmo una ulteriore soluzione.
3) Problema di infornare, quando s'inforna dovendo aprire la bocca del fornetto il calore fuoriesce e, essendo il fornetto in refrattario (non accumula calore) si ha un brusco calo della temperatura.
Se quanto al punto 3 fosse esatto la soluzione potrebbe essere per la fuoriuscita del calore, (prendendo ad esempio il fornetto ferrari) parte in vetro, apribile a parte per ispezione e pulizia, e carrello estraibile con battente di max 4 cm.
.......
Scusate l'intervento se ho fatto considerazioni inesatte.




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Pubblicato : 17/12/2004 09:56
 Pich
(@pich)
Membro Registered

Purtroppo è sbagliata l'ipotesi 1...refrattario porta questo nome appunto perchè è refrattario alle variazioni...se lo scaldi per tanto tempo,poi lui per tanto tempo resta caldo...il vantaggio è quello...non accumula nel senso che non potrà mai essere più caldo delle resistenze da cui è riscaldato però resta per tanto tempo alla temperatura a cui è stato portato...

Ciao
Antonio

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Pubblicato : 17/12/2004 10:19
(@simonebula)
Membro Registered

Secondo me un fornetto da 50 kg è una contraddizione in termini.... 50 kg è ancora troppo... se pensiamo ai forni di casa raggiungono 250-270 gradi, ma con pochi cm di spessore isolano bene....
Io ho pensato una cosa, magari è una cazzata, ma un ottimo isolante è l'aria stessa (non a caso i doppi vetri e il polistirolo fungono bene da isolanti proprio perchè racchiudono l'aria) e allora perchè se proprio vogliamo coibentare le pareti del forno non utilizzare le palline di argilla espansa? sono quelle usate anche nelle fioriere, sono un ottimo isolante leggero e credo reggano temperature sopra i 400 gradi... che ne dite?
Ciao
Simone

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Pubblicato : 17/12/2004 17:10
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