Attrezzature essenziali per aprire una pizzeria
- Ah quindi per portare a norma l'impianto elettrico si intende alla portata di kw! Io credevo che andasse rifatto tutto il cablaggio nel muro, cambiate le prese e cose così! Come si fa a portare a norma l'impianto?
- E per l'impianto del gas invece? In che consiste il portarlo a norma? (che poi potrei anche farne a meno del gas fondamentalmente)
- Per mattonelle lavabili cosa si intende?
- Ma non c'è un ufficio, per esempio al comune, nel quale andare a chiedere informazioni aggiornate in merito? Almeno mi evito la trafila di specialisti e vado sul sicurissimo..
- Come hai fatto per il prestito? Io al momento, essendo disoccupato, vedo difficile l'idea che me ne concedano uno da 30000€..
Grazie infinite!!
[quote=Pizza-maker]
- Ah quindi per portare a norma l'impianto elettrico si intende alla portata di kw! Io credevo che andasse rifatto tutto il cablaggio nel muro, cambiate le prese e cose così! Come si fa a portare a norma l'impianto?
- E per l'impianto del gas invece? In che consiste il portarlo a norma? (che poi potrei anche farne a meno del gas fondamentalmente)
- Per mattonelle lavabili cosa si intende?
- Ma non c'è un ufficio, per esempio al comune, nel quale andare a chiedere informazioni aggiornate in merito? Almeno mi evito la trafila di specialisti e vado sul sicurissimo..
- Come hai fatto per il prestito? Io al momento, essendo disoccupato, vedo difficile l'idea che me ne concedano uno da 30000€..
Grazie infinite!!
ciao il problema GROSSO SECONDO ME è IL PRESTITO,SENZA REDDITO SARA UN PO DIFFICILE A MENO CHE NO TROVI UN GARANTE.CMQ DOVRESTI INFORMARTI UN PO SE CE QUALCHE PRESTITO AGEVOLATO ,VAI DA QUALCHE ASSOCIAZIONE (CONFARTIGIANATO O CONFCOMMERCIO X QUALCHE DRITTA)
POI X TUTTE LE INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE CARATTERISTICHE DI COME DEVE ESSERE IL LOCALE X SVOLGERE LATTIVITA DOVRESTI ANDARE AL COMUNE DI APPARTENZA ALLUFFICIO COMMERCIO E ARTIGIANATO,LORO DOVREBBERO DARTI TUTTE LE INFORMAZIONI DEL CASO.
è MEGLIO INFORMARSI PRIMA DI QUALSIASI COSA X EVITARE PROBLEMI .
UN SALUTONE GIANNI
concordo con rusticone...almeno dalle mie parti la sede ascom/confcommercio mi è di grande aiuto, ad esempio nella prov. di pordenone dicono lavorino meglio gli artigiani...bussa a tutte le porte e dove troverai gente disposta a dare consigli e nn a vendere corsi fermati e sfruttali..io ho fatto così e mi sono fermato all'ascom, mi stanno aiutando su tutto dalle pratiche, vedi dal controllo e verifica contratti all'indicazione dell'ufficio comunale per specifici problemi, per i soldi in genere c sono fidicommercio o fidimpresa che hanno uffici nelle stesse sedi delle associazioni, però effettivamente il problema garanzie nn è cosa da poco..2 esempi di prestiti
1_veneto: fino ad un massimo di 200.000€ 15% a fondo perduto del restante metà a tasso 0 e l'altra a tasso super aggevolato (imprenditoria giovanile fino a 33 anni)
2_friuli: per i residenti da almeno 2 anni su cifre massime di 30.000€ 50% a fondo perduto il restante a tasso di mercato
il garante per lo meno formale solo in veneto, in friuli nn serviva però nn era garantita l'approvazione
cmq vai e chiedi generalmente sono tutti disposti a dare informazioni, appena chiedono la frequentazione di corsi bloccali che tanto c'è sempre tempo per farli o comunque una scappatoia, come nel caso del REC, si trova sempre, ma sono dettagli lunghini da spiegare quindi faccia di bronzo e vai a far giustificare i loro stipendi.
in culo alla balena
salve a tutti chi vi scrive premetto è un'ignorante in materia!!! leggendo i vs post mi è sembrato di capire che per aprire un pizzeria d'asporto (lasciamo perdere una con somministrazione) occorrono circa 20.000 € stando molto abbottonati, ma calcolando che ci sono diversi locali che hanno chiuso, e acuistare le attrezzature non importanti come i forno che penso sia meglio nuovo di trinca con garanzia, le altre cose prenderle usate no?? tanto da ridurre un po il budget???? cosa ne pensate??? ciao a tutti
[quote=robverg2]
salve a tutti chi vi scrive premetto è un'ignorante in materia!!! leggendo i vs post mi è sembrato di capire che per aprire un pizzeria d'asporto (lasciamo perdere una con somministrazione) occorrono circa 20.000 € stando molto abbottonati, ma calcolando che ci sono diversi locali che hanno chiuso, e acuistare le attrezzature non importanti come i forno che penso sia meglio nuovo di trinca con garanzia, le altre cose prenderle usate no?? tanto da ridurre un po il budget???? cosa ne pensate??? ciao a tutti
ciao
se è in buone condizioni xche no.cosi risparmi un sacco di soldini.
Salve a tutti, e grazie per questo Forum, sia al fondatore che ai partecipanti! Ho letto un bel po' qua e là e c'è un vero spirito di condivisione ed aiuto a chi bussa!
Ho un po' di anni do commercio sulle spalle e negli ultimi anni sono diventato un cuoco in luoghi di volontariato ed ho scoperto una nuova passione.
Sto facendo uno studio di fattibilità per aprire una pizzeria ma non in Italia (l'attuale panorama sociale e politico non lo vedo molto favorevole alle nuove attività), sto valutando il nord Europa.
Al momento sto facendo ricerche sull'attrezzatura necessaria e quella ancor più necessaria nella fase iniziale dì apertura (intendo lo stretto necessario per iniziare i primi mesi poi, man mano investirò di più se... c'è la "ciccia"!)
Ho fatto una ricerca sui forni, il cuore della pizzeria come sapete meglio di me (voi veterani del Forum).
Ho trovato molto interessante il forno Genius Margot per evitare di installare la canna fumaria. Ho letto il sito ed il depliant che mi hanno inviato per email, parlano solo del favoloso filtro installato ma non c'è un solo accenno alle caratteristiche del forno (refrattario o no, temperature differenziate cielo e terra, quante teglie/pizze entrano ecc,). Vorrei chiedere se qualcuno conosce questo forno e cosa ne pensa.
Sono orientato al forno elettrico.
Grazie per una risposta
vorrei aggiungere un'altra domanda: quale potrebbe essere un forno elettrico che un vecchio volpone di pizzeria comprerebbe?
accidenti quante risposte.....
Anche se il post è datato, può essere utile sapere che per il domicilio il DPR 327/80 prevede la consegna del cibo a non meno di 65°C al cliente.
Per questo è doveroso pensare agli strumenti per consegnare a norma di legge (e sfruttarlo in modo commerciale)