Entrano in vigore le nuove norme anti-fumo di cui all’art. 51 del collegato per la p.a. alla Finanziaria 2002 (legge 3 del 16 gennaio 2003), pubblicato in G.U. n° 15 del 20 gennaio scorso ( Supplemento ordinario n° 5).
Tuttavia, per consentire l’occorrente adeguamento strutturale dei locali di ristorazione, e di riflesso, un’applicazione più corretta dei divieti e dei permessi, l’articolo prevede uno slittamento di un anno per l’entrata in vigore di alcuni commi della norma stessa.
La legge antifumo prevede il divieto tassativo di fumo in tutti i locali chiusi, ad eccezione di quelli privati non aperti al pubblico e di quelli contenenti aree espressamente riservate ai fumatori e a tale scopo contrassegnati.
Il divieto vale in tutti i ristoranti, con esclusione delle aree riservate ai fumatori. Una sigaretta accesa potrà costare fino a 250 Euro, che diventano ben 500 Euro ove si fumi in presenza di donne incinte e di bambini fino a 12 anni di età. Sarà tassativa l’installazione di efficaci aspiratori per l’eliminazione dei fumi nocivi.
Norme uguali per tutti e in tutte le regioni, lo assicura il sottosegretario alla salute.
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