ALCUNE OSSERVAZIONI SUL VISSUTO DELLA PIZZA NELLA CULTURA ALIMENTARE ITALIANA
(titolo della ricerca ACNielsen – Dr. Daniele Tirelli)
Questo recentissimo studio condotto dalla società leader nella ricerca di mercato e reso noto nel novembre 2000, mette in luce l’aspetto più culturale, gastronomico e umano del consumo della pizza in Italia, fornendoci perciò, oltre ai dati di mercato più tecnici lo spaccato del costume alimentare degli italiani del Terzo Millennio, dal quale, ancora una volta, la pizza emerge come piatto preferito.
La pizza infatti si trova al primo posto nella classifica dei primi piatti, seguita dalle lasagne, dai tortellini, dai risotti, dagli spaghetti (che si trovano addirittura al quinto posto) e anche nella lista dei secondi piatti la pizza è in cima, seguita dalle grigliate di carne, dai formaggi, dagli arrosti di vitello e di maiale.
Da questa indagine è emerso l’amore degli italiani per il nuovo anche in cucina, registrando sì le preferenze della cucina tailandese o vietnamita, di quella argentina o brasiliana, e ancora di quella cinese o araba; ma ai primi posti resistono le cucine tipiche regionali, l’emiliana-romagnola e la toscana seguite da quella francese, dalla ligure, dalla pugliese. Sempre comunque si ritrova però anche la pizza nella sua veste di specialità regionale che accampa diffusissima nel menù di ogni locale.
ALCUNI NUMERI
L’82% dei giovani tra i 14 ed i 24 anni di età rappresentano l’avventore-tipo delle pizzerie.
Il 61,8% della popolazione è la media nazionale della frequentazione di pizzerie.
Il 77% è la media nazionale di persone che preferiscono variare la pizza a proprio piacimento o che prediligono le pizzerie con tante scelte diverse.
Per l’82% della popolazione, invece, il peccato di gola che regala felicità a tavola è proprio la PIZZA!
La pizza surgelata più diffusa (e più venduta) è la Margherita (63,4%) seguita dalla Capricciosa (6,2%) e dalla Vegetariana (2,6 %).
PREFERENZE E ABITUDINI
Quando gli italiani vanno di più in pizzeria?
Durante il week-end si verifica il “fenomeno”, con turni doppi e tripli al tavolo e code chilometriche per l’asporto.
Il 35% di frequenza in pizzeria avviene di sabato, il 25% il venerdì e il 16% la domenica. Solo il 7% al lunedì (uno dei giorni di chiusura più diffuso dei locali).
Anche durante l’anno, in base alle stagioni, gli italiani esternano le loro preferenze, anche se c’è una più equa distribuzione nei mesi, in Agosto c’è il picco massimo con il 18% di frequentazione, seguito dal 14% in giugno e il 16% in luglio. In definitiva primavera ed estate conciliano le “pizzate”.
Naturalmente la pizza si consuma più a cena (72%) che a pranzo (18%)
Si consuma più pizza al tavolo (75%) che d’asporto (25%).
Leggero il divario tra consumatore donna (53%) e uomo (47%).
La spesa media pro-capite per una pizza al taglio, oggi, è di circa lire 8/10.000
La spesa media pro-capite per una pizza tradizionale (compreso coperto) è circa 20.000
COSA SI BEVE CON LA PIZZA?
Il 50% delle persone abbinano alla pizza la birra, il 30% con la pizza beve cola, il 10% il vino, il 10% altro ancora.
PIZZA-HIT
Prima assoluta capolista nelle preferenze di chi mangia pizza è la “Margherita”.
Seconda invece è la “Napoletana”.
Terza la “Capricciosa”.
Quarta la “Marinara”.
Quinta la “Quattro Stagioni”.
Al sesto posto la “Pescatora”.
Al settimo “Prosciutto e funghi”.
All’ottavo la pizza “Specialità del locale”.
Al nono posto c’è la “Pugliese”.
Al decimo la pizza “Dessert” (alla frutta o alla crema)
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