E’ sceso il il sipario sulla festa, maa non sul sociale.
L’evento sulle Comunità di Capodarco ogni anno riporta l’attenzione su quelli che spesso si indicano come gli ultimi del mondo. Ma il lavoro contro l’esclusione sociale è silenzioso e, soprattutto, quotidiano. E’ stata una tre giorni di musica, incontri, riflessioni sul disagio. Che purtroppo cresce.
Il presidente della Comunità Don Vinicio Albanesi lo ripete spesso. Il disagio è quello degli anziani, dei bambini, dei disabili, dei malati psichici. Si allarga. E il mondo ha bisogno di sapere.
Ma soprattutto deve intervenire: una chiamata a raccolta che arriva da due testimoni di questo tempo.
E’ necessario unirsi, mettersi insieme, lo slancio della società civile sarà determinante per il sociale, secondo Andrea Oliviero , presidente nazionale delle Acli. La politica non è più una proposta valida ai problemi della società, che va invece rafforzata. Bisogna creare nuovi modelli basati soprattutto sull’educazione. Questo per Goffredo Fofi , critico cinematografico e letterario. I due ospiti sono intervenuti nel corso di un dibattito sul futuro della responsabilità nell’impegno sociale. E’ stata “utili” la parola chiave della IV Festa nazionale delle Comunità di Capodarco. “Per non essere utili idioti” è infatti il titolo del convegno tenutosi giovedì 21 giugno, mentre “Per continuare a essere utili” è lo slogan scelto per il programma degli ormai tradizionali tre giorni di festa (22-23-24 giugno) nella grande villa di Capodarco di Fermo, che nel 1966 vide cominciare la storia di questa organizzazione, oggi diffusa in 13 regioni e in vari paesi del Sud del mondo. Per tutta la giornata di giovedì 21 giugno la Comunità si è confrontata con diversi rappresentanti del terzo settore italiano e con alcuni politici di rilievo, dal ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero al vicepremier Francesco Rutelli (che svolse il suo periodo di obiezione di coscienza proprio a Capodarco di Roma), dal ministro della Salute Livia Turco all’ex ministro Gianni Alemanno al sindaco di Roma Walter Veltroni . Un confronto a partire dal duro documento che dà il titolo alla giornata, dove si sono analizzati in modo impietoso gli errori del terzo settore (“Siamo stati succubi, superbamente orgogliosi, della nostra risposta precaria, con quattro grandi limiti…”), si è parlato di un welfare che non si fa più carico degli “irregolari” e che delega tutto alla famiglia (ma senza darle mezzi adeguati), si è denunciato il disagio della relazione con la politica da parte di chi, come la Comunità stessa, si occupa di “marginali”. Stimolati dal presidente della Comunità don Vinicio Albanesi , a partire dalla “complessità” di essere giovani oggi, hanno dialogato attorno al tema de “I nostri successori”, di fronte a una nutrita platea fatta di giovani che negli ultimi anni sono entrati in contatto con la Comunità, come volontari, obiettori, dipendenti, amici ecc. Il programma della festa,sviluppato in tre giorni, si è aperto venerdì 22 con una serata di divertimento all’insegna della danza; a seguire uno spettacolo di cabaret con un gruppo emergente di comici provenienti dalla Basilicata: il “Trio Ricotta”. Domenica 24 giornata conclusiva con l’assegnazione del Premio “L’Anello debole” 2007 (III edizione), un riconoscimento per documentari televisivi, cortometraggi e servizi radiofonici su temi legati al disagio sociale. Con un presentatore d’eccezione: Andrea Pellizzari , protagonista de Le Jene (Italia 1) dalla prima ora e tra gli autori più versatili e brillanti della televisione e della radio italiane. Andrea Pellizzari : disc jockey radiofonico (Los Cuarenta su Italianetwork, Soci da spiaggia su Radio Due, con Fabio Volo), autore teatrale, autore e conduttore televisivo, dal novembre 1998 è tra i protagonisti della trasmissione Le Iene (Italia1), dove tra l’altro ha indossato i panni dell’irresistibile Mr. Brown. E naturalmente alla “tre giorni” sono stati uniti dagli stand gastronomici (dalle 20 alle 24.00) che quest’anno hanno avuto la pizza protagonista del menu grazie a Pizza.it School , che, per l’occasione, ha organizzato uno spettacolo di pizza acrobatica che ha visto come mattatori Massimiliano Basich e Oriana Tirabassi (Guarda il video), i quali hanno regalato più di un sorriso agli ospiti della comunità.
Massimiliano Basich
Andrea Pellizzari delle Jene e Daniele Di Bonaventura
Oriana Tirabassi e Massimiliano Basich
I Pizzaioli di Pizza.it School all’opera
Il pubblico ha partecipato numeroso al dibattito
Roberto: factotum a Capodarco
Carmen Napolitano, segretaria della comunità di Capodarco
Mauro Santoni
Il maestro Daniele Di Bonaventura
Andrea Pellizzari intervista il maestro Daniele di Bonaventura
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