Finalmente l’arte dei pizzaiuoli napoletani è stata candidata a patrimonio dell’umanità dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco su proposta del Ministro dell’Agricoltura, con il consenso del Ministero degli Esteri, dell’Università e dell’Economia.
Sarà la nostra amata pizza l’unica candidatura avanzata dall’Italia, che potrebbe così essere annoverata come settimo patrimonio italiano ad essere iscritto nella lista dei beni immateriali.
La presentazione della petizione avvenne venerdì 14 Novembre a Covent Garden.
Nell’occasione fu segnalato il sito dove poter firmare la petizione su Change.org #pizzaunesco
http://www.change.org/p/proteggiamo-il-made-in-italy-la-pizza-come-patrimonio-unesco
Ecco il testo della missiva inviata da Pecoraro Scanio
La pizza napoletana è uno dei prodotti gastronomici “Made in Italy” più conosciuti al mondo, uno dei più importanti simboli del nostro Paese.
La falsificazione dei prodotti alimentari made in Italy, fenomeno denominato “italian sounding”, si allarga tuttavia a macchia d’olio, producendo enormi danni alla nostra economia e, secondo le ultime stime Coldiretti, costerebbe all’Italia 300.000 posti di lavoro. Il fatturato del falso Made in Italy – nel solo settore agroalimentare – ha superato i 60 miliardi di euro, un danno economico davvero non trascurabile.
L’arte della pizza, che ben ci rappresenta nel mondo, è una conoscenza tradizionale e un bene immateriale che merita il riconoscimento da parte dell’Unesco.
È giusto che l’Italia proponga alla sede centrale UNESCO di Parigi l’inserimento dell’Arte della Pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.
Il riconoscimento da parte dell’Unesco proteggerebbe la pizza e l’economia ad essa legata, dal fenomeno dell’italian sounding. Riconoscere la pizza è un’occasione per salvaguardare il made in Italy.
Il 26 Marzo 2011 è stato presentato ufficialmente il dossier di candidatura dell’Arte della Pizza al Segretariato del Patrimonio Culturale immateriale di Parigi.
Dal 2012 l’Unesco ha però cambiato procedura e chiede ai singoli paesi di segnalare un solo dossier ogni anno per il patrimonio immateriale, quindi quel dossier è ancora in attesa di esame.
Nei primi mesi dell’anno (in genere a Marzo), il consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana indica la candidatura per l’anno successivo.
Chiedo quindi che nei primi mesi del 2015, proprio alla vigilia dell’apertura dell’Expo di Milano, la commissione italiana per l’Unesco proponga l’inserimento dell’Arte della Pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.
Si tratta di una tradizione nata a Napoli, che si tramanda da generazioni, che si è diffusa in tutta Italia ed è oggi un vero e proprio simbolo dell’Italia nel mondo.
Il 16 novembre 2010 il Comitato intergovernativo riunito a Nairobi ha ufficialmente iscritto la dieta mediterranea nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. La pizza per il metodo di lavorazione e per gli ingredienti tradizionali è certamente un prodotto salutare e tipicamente mediterraneo.
Questa petizione è rivolta ai tanti italiani e non italiani che amano il prodotto gastronomico più conosciuto del pianeta. Occorre ottenere per l’arte della pizza il prestigioso e meritato riconoscimento UNESCO. Difendiamo il made in Italy e l’economia legata alle nostre tradizioni sane.
Grazie.
Alfonso Pecoraro Scanio
Questa petizione sarà consegnata a
Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco
Presidente Prof. Giovanni Puglisi
Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco
Consiglio Direttivo
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